Il “Mare nostrum” affascina i liceali di Cariati.

I liceali di Cariati esplorano, virtualmente, i fondali marini, durante un convegno scientifico, tenuto dalla biologa marina, la dott.ssa Elena Madeo, dell’UNICAL. Il convegno, organizzato dal prof. Domenico Liguori, nell’aula magna dell’istituto, è servito a sensibilizzare gli alunni al rispetto e alla tutela di un bene così prezioso e delicato: il fondale marino. “Il mondo marino sommerso – ha detto la biologa – nasconde un’infinità di meraviglie che, per chi ha la fortuna di visitarlo, affascina con i suoi abitanti curiosi e divertenti, perchè gli esseri viventi presenti nell’ambiente marino sono molto mutevoli”. La dott. Madeo ha, poi, fatto notare che “Sempre più spesso si assiste, sulle nostre coste, al triste fenomeno dello spiaggiamento. Cetacei, tartarughe marine e squali sono ritrovati senza vita o agonizzanti lungo le spiagge; vittime innocenti dello spropositato sfruttamento del mare”. “Quando succede di trovare un animale spiaggiato – consiglia Madeo – il cittadino ha l’obbligo di chiamare la Guardia Costiera che prenderà gli opportuni provvedimenti, allertando il Centro di Monitoraggio, Soccorso e Recupero di Capo Rizzuto (KR) che cerca, dove è possibile, di curare gli animali malati, oppure indaga per scoprire le cause del decesso”. Inoltre – suggerisce – bisogna evitare assolutamente di procedere con iniziative proprie; come ad esempio rigettare gli animali agonizzanti nuovamente in acqua. Ciò causerebbe maggiori danni in quanto agli animali verrebbero negate cure che, al Centro Studi Cetacei, gli sarebbero somministrate”. Infine – la biologa – rileva amaramente che “Recenti sondaggi mostrano come diverse specie di pesci e crostacei, un tempo copiosi nei nostri mari, stanno scomparendo. È il caso dell’ippocampo, dell’astice, dell’aragosta… o di numerose piante, che compongono la flora marina, vengono brutalmente sradicate come, ad esempio, la Posidonia Oceanica che, oltre a costituire rifugio per numerosi pesci, è il polmone del mare, in quanto svolge un ruolo primario nella produzione di ossigeno”.

Print Friendly, PDF & Email

Visits: 2

Puoi essere il primo a lasciare un commento

Lascia una risposta