Nella lettera inviata stamane al Presidente della Repubblica Napolitano sulla Nuova S.S. 106 Pugliese scrive che attraverso il «Sistema Statistico Nazionale di Localizzazione degli Incidenti Stradali dellACI ho potuto rilevare che sulla S.S. 106 in Calabria dal 1996 ad oggi abbiamo avuto circa 9.000 sinistri e 24.000 feriti. Mentre le vittime sono 475. Questultimo dato, però, considera solo i deceduti sul colpo e non quelli che, invece, perdono la vita dopo ore e/o giorni. Perché se consideriamo anche questi dal 96 ad oggi sulla strada della morte in Calabria abbiamo avuto oltre 600 vittime». Ricorda lultima delle vittime della strada della morte Nicola Renda, di 28 anni, deceduto a Guardavalle (CZ) venerdì scorso e precisa al Presidente che lultimo tentativo di ammodernare la S.S. 106 in Calabria risale al 2007 quanto «il Prefetto Lisi dichiarava per conto del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica una serie svariata di interventi che il Ministero delle Infrastrutture, appositamente interessato dal predetto Segretario Generale, avrebbe intrapreso in favore di un ammodernamento della strada Statale 106 ionica calabrese che ad oggi risultano ancora tutti non realizzati». La lettera ricorda lurgenza di ammodernare la strada Statale 106 atteso che «in moltissimi dei suoi tratti presenta anomalie di progettazione evidenti e molte sono le illegalità diffuse lungo questa importante arteria viaria» che peraltro collega i calabresi anche «con la povertà economica, con lo spopolamento (soprattutto giovanile), e la perdita di comunità, con limpoverimento culturale, con la perdita di modernità, con la fine di ogni futuro». Nella lettera Pugliese denuncia al Presidente le «incredibili, inesatte ed anomale resistenze nate nellambito dellammodernamento del 3° Megalotto della S.S. 106» con linvio di osservazioni ritenute «contrarie allinteresse generale della nostra regione». Al Presidente Napolitano si chiede di sollecitare i «Ministeri competenti (Ambiente, Infrastrutture e Beni, delle Attività Culturali), affinché possa essere accelerato linizio dei lavori dellopera atteso che è stato già perso troppo tempo»; di informare la Procura della Repubblica di Roma sulle osservazioni pervenute sia sul Progetto Definitivo dellopera che e sulle Integrazioni per verificare leventuale esistenza di estremi di illegalità; di valutare «ulteriori azioni affinché la prossima Conferenza dei Servizi che sarà determinante per lavvio dellopera prevista per fine mese (inizi di agosto), possa determinare linizio dei lavori di ammodernamento della strada Statale 106»; di adoperarsi affinché possa prevalere «linteresse generale della regione Calabria e dellItalia a scapito dellinteresse particolare». Negli ultimi due punti della lettera si chiede al Presidente Napolitano, infine, di sollecitare «il Governo affinché sia ammodernata la strada Statale 106 ionica calabrese» ed affinché possa «nascere una commissione parlamentare dinchiesta che verifichi lo stato comatoso ed incivile nel quale versa questa importante arteria viaria calabrese intervenendo attraverso le autorità preposte al fine di onorare la memoria delle tante, troppe vittime provocate da questa strada e delle tante, troppe famiglie che per merito della Strada della morte hanno dovuto sopportare un dolore immenso amplificato dalla solitudine a dallassenza delle Istituzioni tutte» La lettera, infine, è stata corredata di ben 5 allegati e lintero pacchetto (ovviamente in formato digitale), è stato pubblicato online allinterno del gruppo Basta Vittime Sulla S.S. 106. — Ing. Fabio Pugliese
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