Garko e il PM di Imperia

Il Consiglio Superiore della Magistratura deve pronunciarsi se la Bresci abbia o meno superato gli obblighi di "continenza"

Garko

Non saprei giudicare sul piano prettamente giuridico, non avendo competenze specifiche, l’episodio in cui è coinvolta il Giudice Barbara Bresci, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Imperia.

Il Consiglio Superiore della Magistratura, organo superiore di controllo sull’operato dei Magistrati italiani, deve decidere se la Bresci abbia o meno superato gli obblighi di “continenza”.

Vengo ai fatti.

Il Giudice Bresci era titolare dell’inchiesta sull’esplosione nella villa sul litorale ligure in cui il noto artista Garko alloggiava nello scorso mese di febbraio, mentre preparava la conduzione del Festival di Sanremo.

Sembra che il PM – tirata in ballo da un’amica su un noto social network Facebook – si sia lasciata andare in alcuni entusiastici apprezzamenti sull’attore. Un botta e risposta in cui ha ammesso di essere rimasta colpita dalla bellezza di Garko.

Fai qui non rilevo nulla di così grave. Forse il buon senso potrebbe bastare ai giudici disciplinari che devono decidere sul comportamento della Bresci per affrontare la vicenda con un po’ di sana ironia. In fondo il PM non ha affermato nulla di rilevantecirca l’iter dell’inchiesta, che vede poi Garko coinvolto solo in quanto parte lesa.

Una domanda é d’obbligo.

Sento di tanti magistrati coinvolti in vicende poco raccomandabili. Che hanno anche atteggiamenti e comportamenti poco inclini alla riservatezza del ruolo e della funzione. Che fanno passare mediaticamente segreti su inchieste delicate. E che in più sbagliano indagini e forzano su alcuni aspetti che andrebbero meglio verificati, giocando sulla vita di tanti imputati.

Mi sento, nel mio piccolo, di difendere il PM Bresci e di invitare chi di dovere a un semplice richiamo sull’opportunità della  riservatezza che un Giudice deve mantenere ma nulla di più. Insomma, a mio modesto parere: l’obbligo della “continenza” ha un suo limite.

Infine, all’amica della Bresci mi sento di confessare una cosa. Non poteva aspettare di incontrare il Giudice per un confronto più intimo e legittimo tra donne?

Lo so che la mia considerazione, al tempo dei social network, lascia il tempo che trova. Ma occorre lo stesso sempre pensarci. I rischi sono dietro l’angolo e troppe volte non si pone attenzione.

Nicola Campoli

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