Forza Gigio … meglio, però, se ci avessi pensato!

Adesso forza Gigio: la grande sfida azzurra, per l’imminente scontro mondiale, ti aspetta

Capisco il richiamo del denaro, ma qualche volta bisogna pure opporsi a favore di una crescita professionale più equilibrata, serena e alla portata delle singole persone. Non sono stato mai a favore della scelta di Gigio Donnarumma, quando ha deciso di lasciare l’Italia, la scorsa estate, per il richiamo di un robusto contratto a Parigi. Troppo giovane per il salto, forse avrebbe dovuto pazientare ancora e crescere calcisticamente in un luogo più protetto che l’aveva in fondo coccolato sin dai suoi primissimi tuffi sul rettangolo di gioco. Poteva certo andargli bene, ma anche male e forse lui stesso l’ha messo in conto.

Dispiace, tuttavia, per quanto oggi stia soffrendo dopo la grande leggerezza commessa in campo nell’importante scontro di Champions contro il Real Madrid, che ha portato al pareggio madridista. Le cronache lo descrivono triste e solitario, si parla di una quasi rissa negli spogliatoi con Neymar. Già si raccontava che soffrisse dei classici problemi di ambientamento in terra francese, ma l’ultima papera, commessa al Santiago Bernabeu nel ritorno degli ottavi di Champions, gli ha fatto piovere addosso tante critiche.

Il quotidiano sportivo francese L’Équipe gli ha dato, addirittura, due in pagella. Masi successo. Questi fa ci prendere bene il clima. Insomma, nella sentita sfida in cui è stato ufficialmente incoronato come numero uno del Psg, ai danni di Keylor Navas, Gigio Donnarumma è stato il brutto becchino del Psg. Per quanto mi riguarda il vero problema dell’estremo difensore azzurro si chiama Mino Raiola, il suo procuratore. Lo stabiese di nascita ha accettato le lusinghe del super procuratore ed ora sconta la sua carriera per arroganza, superbia e avidità. Adesso forza Gigio: la grande sfida azzurra, per l’imminente scontro mondiale, ti aspetta in forma mentalmente e fisicamente.

Nicola Campoli

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