Questa volta San Cataldo il miracolo lo ha compiuto a metà, perché se il percorso della secolare processione era stato in parte ripulito dal pattume in fretta e furia, giusto per non sfigurare, attesa la consueta, massiccia presenza di fedeli e devoti di tutto il territorio, ci si è dimenticati della fogna a cielo aperto del sottopasso ferroviario del quartiere San Cataldo, quello che conduce al Santuario, in riva al mare. E così, migliaia di pellegrini hanno visto e sentito lolezzo maleodorante a cui, invece, i residenti nella zona hanno ormai fatto il naso. Non ne possiamo davvero più dicono quelli che vivono a due passi dallo scolo -. Abbiamo più volte informato gli uffici comunali competenti e persino un paio di assessori e, francamente, pensavamo che almeno per loccasione della festa del nostro Santo avrebbero provveduto. Invece niente. Siamo andati a verificare assieme al cittadino Fedele Longobucco il quale è sconfortato: Non riesco a capire quale sia lostacolo. Mancano soldi? Ce lo dicano: siamo pronti a tassarci. Certo che fra qualche settimana, quando questo posto comincerà ad essere invaso dai vacanzieri, ci sarà veramente da vergognarsi. Longobucco è diretto: Non so se il lassismo sia da imputare al tecnico comunale che dovrebbe predisporre il semplice iter burocratico oppure se è una questione politica: Comunque è semplicemente scandaloso convivere con questo liquame che poi scarica direttamente nel mare. Fedele Longobucco annuncia la sua provocazione: Se per venerdì prossimo (fra laltro, facendo gli scongiuri, è pure 17, ndc) il problema non sarà risolto, mi recherò in municipio e mincatenerò alla poltrona del sindaco. Stiamo a vedere come va.
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