Finalmente un bel primato. Di cui, come Regione Calabria, bisogna essere fieri e orgogliosi.

Di quelle cose che ti aiutano a percepire le difficoltà esterne di tutti i giorni con un animo diverso, nei grandi e piccoli centri della Regione della punta dello stivale. Più sollevato e felice. Un ulteriore eccellenza locale da inserire nel biglietto da vista regionale e farsene ambasciatori tra il proprio ambito di riferimento. Le cronache giornalistiche estive indicano la “nduja”, tipica della tradizione gastronomica calabrese, il prodotto più gettonato in molti ristoranti della capitale britannica. Il salume morbido, ma piccante: è entrato a far parte come ingrediente principale, in molti piatti della cucina inglese moderna. La “ndujia” viene consumata indistintamente a pranzo, cena o come aperitivo, in quest’ ultimo caso in moltissimi locali frequentati da giovani inglesi. Ha conquistato i fini palati d’oltre Manica, senza grossi sforzi. In modo naturale e silenzioso. E’ diventato ormai un rito mangiare la tipica “nduja” calabrese, quasi come se fosse una moda. La cosa che meraviglia i più autorevoli critici della cucina internazionale: è che il prodotto non solo viene utilizzato nella preparazione dei piatti, tipicamente inglesi, ma viene mangiato in modo assoluto, sfidando non poco palati e altro. Sarebbe da cavalcare il filone culinario, allo scopo di costruire, un pezzo alla volta, una filiera turistica che porti direttamente le persone, in tale caso gli inglesi appassionate della “nduja”, a visitare i luoghi di produzione. In modo da apprezzare clima e condizioni naturali, dove si realizza la materia prima da loro tanto amata. Bisogna pensare a una programmazione delle visite, una volta in loco, ai processi produttivi, ancora rigorosamente nei confini artigianali, e forieri di una manualità unica che ne è la componente essenziale e qualificante. Un po’ di sana cultura artigianale/turistica potrebbe diventare, senza alcun dubbio, un filone lungo il quale costruire eventi collaterali, partendo da una considerazione importante. Chi arriverebbe in loco, avrebbe piena consapevolezza di andare a ricercare e curiosare un qualcosa che ha voluto lui direttamente, senza alcuna imposizione. Se dovessi sognare non avrei dubbi. Il progetto potrebbe avere un solo titolo: “Il fatto a mano … dell’ ”Nduja”, ovvero quell’elemento simbolico e narrativo che supera ogni particolare denominazione e utilizzazione. La Regione Calabria, in particolare gli Assessori regionali alle Attività Produttive e all’Agricoltura, rispettivamente Demetrio Arena e Michele Trematerra, nonché il Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che ha conservato la delega alla promozione turistica, devono guardare con interesse a un eventuale e ambizioso progetto che vada nella direzione auspicata. Nicola Campoli

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