
Anche il quinto appuntamento itinerante di Jurekaincontri, ideato e curato dal gruppo Studio 60 Jureka srl, comunicazione e marketing, è stato un successo. Alla Locanda di Alia, a Castrovillari, cè la Calabria per bene che produce ed è fiera di essere calabrese. Dallincontro è emersa una Calabria diversa, geniale, dinamica, il cui biglietto da visita è il turismo, lambiente, la natura, larte, la storia, le tradizioni, le eccellenze enogastronomiche e le produzioni di nicchia in ogni settore. Tutti sono chiamati ad essere gli ambasciatori di questa terra, in primo luogo chi colloca, in Italia e nel mondo, i prodotti rigorosamente made in Calabria. Comunicare la Calabria sana, schietta e genuina, deve essere un marchio riconoscibile oltre che sinonimo di qualità. I contributi degli ospiti, coordinati dal guastatore Oscar Gastaldi, sono fondamentali per sviluppare un progetto complessivo di crescita originale e realizzabile, senza i fronzoli e i lacciuoli delle chimere incantatrici. Intanto, bisogna fare rete e creare sinergie cambiando la forma mentis culturale, soprattutto dei giovani. Si tratta di pianificare una rivoluzione culturale su un versante razionale da comunicare fuori dai nostri confini. Ma tutto passa da un profonda autocritica a cominciare da molte aziende che si definiscono imprese ma non lo sono. Ora, dopo aver sperimentato larmonia, si passa al concreto: le imprese, attraverso i loro prodotti, diventano il traino indispensabile per comunicare il made in Calabria nel mondo. E per farlo basta impegnarsi nella battaglia sullorgoglio dellappartenenza: la fierezza di essere calabresi è un imperativo senza appello. Oggi, gli imprenditori aderenti al progetto di Jureka, si troveranno tutti ad Altomonte, presso lHotel di Casa Barbieri, per mettere in moto la virtuosa macchina della nuova Calabria che ha preso forma e sostanza. Si tratta di vincere una gara di vitale importanza: farsi conoscere per attrarre interesse.
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