EMERGENZA RIFIUTI, QUELLI DI CARIATI IN PUGLIA?

RIFIUTI. Come se il problema riguardasse solo CARIATI. L’Esecutivo è già a lavoro per uscire dall’emergenza ed impedire che l’immondizia continui ad accumularsi per le strade: individuato un impianto di pre-trattamento in Puglia. Il Comune è in attesa delle necessarie autorizzazioni. – ACQUA. È potabile. NO ad allarmismi e a confusione. Lavori di ristrutturazione degli impianti di Località PETRARO in corso; ecco perché non è stata ancora revocata ordinanza di divieto per uso umano. È quanto rende noto il Sindaco di Cariati Filippo SERO in merito alle questioni RIFIUTI ed ACQUA. L’Amministrazione Comunale – dichiara – è impegnata ogni giorno per cercare soluzioni utili ed efficaci a non far ricadere gli effetti perversi e pericolosissimi dell’emergenza in corso sui cittadini. Si tratta di un’emergenza regionale che sta coinvolgendo e martoriando, come tanti reportage dimostrano ogni giorno sui media, tutti i territori, nessuno escluso e purtroppo allo stesso modo: non si tratta affatto di un problema esclusivo di Cariati. L’Amministrazione – aggiunge il Primo Cittadino – ha individuato un impianto di pre-trattamento in Puglia che, nella sola fase contingente di emergenza, potrebbe accogliere i rifiuti che continuano ad accumularsi per le strade cittadine. È stata già inoltrata richiesta di autorizzazione alla Regione Calabria ed alla Regione Puglia, e per conoscenza al Prefetto di Cosenza. Si è, ora, in attesa di ricevere riscontri in merito: potrebbe essere una soluzione utile a far uscire la città dall’emergenza. ACQUA. Sulla base delle analisi commissionate dall’Amministrazione Comunale, l’acqua resta potabile. I cittadini stiano tranquilli in merito: nessun allarme né confusione. L’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per uso umano non è ancora stato revocata – precisa SERO – soltanto perchè sono ancora in corso dei consistenti lavori di ristrutturazione degli impianti di località PETRARO, realizzati con fondi comunali; lavori che andavano fatti da decenni e sui quali non si è mai intervenuti. Una volta terminati questi lavori, e dopo aver commissionato una ulteriore analisi delle acqua all’ARPACAL – conclude – revocheremo anche l’ordinanza. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

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