
Coordinamento infermieristico duplicato presso la residenza sanitaria assistenziale medicalizzata di Trebisacce, insorgono i rappresentanti sindacali. Che, rivolgendosi al direttore generale facente funzione dellAzienda sanitaria provinciale, chiedono limmediato ripristino della legalità. Infatti, nonostante una chiara direttiva dello scorso settembre 2013 a firma del vertice aziendale, il direttore dellUnità operativa complessa di Lungodegenza ha emanato una disposizione, insensata e illegittima, in controtendenza con le stesse prescrizioni imposte dallEnte. Tantè che, ad oggi, lAsp di Cosenza corre il rischio di pagare due posizioni organizzative simili e tra loro conflittuali. Unassurdità, per la quale chiediamo che vengano assunti, nellimmediato, i dovuti provvedimenti, non da ultimo, quello di valutare la rimozione del direttore dellUnità operativa. È questa la denuncia dei Dirigenti provinciali della Uil Federazione poteri locali, Giovanni Valentino e Vincenzo Leonetti, i quali hanno scritto alla Direzione generale dellAsp di Cosenza evidenziando le gravi anomalie che da anni e senza un effettivo intervento amministrativo continuano a registrarsi nel Reparto di Lungodegenza del Centro assistenza primario territoriale Chidichimo di Trebisacce. Laffidamento dellincarico di coordinamento infermieristico affermano i due rappresentanti sindacali – oltre che illegale, è anche superfluo ed inopportuno, in quanto, nella struttura sanitaria, esiste già una figura professionale di Capo Sala. Ma ancora più grave è che questo incarico espone lAzienda sanitaria a gravi rischi contabili e patrimoniali. Ecco perché è necessario, quanto urgente, così come da impegni assunti con le organizzazione sindacali, revocare il provvedimento, illegittimo in ogni sua forma, sottoscritto dal direttore dellUoc. Ma non è tutto. Il personale infermieristico, gli ausiliari e gli operatori sanitari vivono in un continuo clima di tensione, lamentando unorganizzazione del lavoro disomogenea ed impropria, sia sotto laspetto logistico, ma cosa ancora più inquietante, sotto laspetto relativo allutilizzo delle risorse umane. Stante tale condizione di lavoro, allospedale di Trebisacce avvertono ancora Valentino e Leonetti il rischio esasperazione per il personale è ai massimi livelli di guardia ed il perdurare di questa situazione, divenuta intollerabile, rischia di avere gravi ripercussioni sulla qualità dellassistenza. Non solo. Siamo preoccupati precisano ancora i due dirigenti della Uil nella missiva indirizzata alla Direzione generale dellAsp per la disposizione e lorganizzazione logistica assegnata alla Lungodegenza e alla Residenza sanitaria assistenziale medicalizzata che fa emergere un rilevante spreco di risorse umane ed economiche. Alla luce di ciò, sarebbe necessario valutare lopportunità di nominare una commissione ad acta per monitorare le modalità e i criteri adottati per i ricoveri e la verifica delle autorizzazioni e dellutilizzo delle ore di lavoro straordinario. Insomma concludono Giovanni Valentino e Vincenzo Leonetti ritorniamo a denunciare la situazione ai limiti della legalità, in cui versa lUnità operativa complessa di Lungodegenza ed Rsa-M, che in potenza dovrebbe essere uno dei reparti strategici del Chidichimo, le cui gravi responsabilità di gestione sono da ricercarsi nellattività manageriale del Direttore dellUoc. Ecco perché, al fine di porre fine a questa difficile condizione di disagio ambientale e organizzativo, le cui principali vittime rimangono il personale paramedico e i degenti, confidiamo nellAzienda sanitaria affinché metta in atto azioni migliorative, partendo proprio dalla nomina di un nuovo Direttore dellunità operativa. © Fonte CMP Agency
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