Da dove si riprende il filo?

Il nuovo corso va riscontrato nelle piccole cose che probabilmente tanto piccole non sono

Siamo dunque davanti a un nuovo inizio. Cariati riaperte dalla neo Giunta Greco e da quanto aveva lasciato nei cassetti di Palazzo Venneri lo scorso gennaio. Il voto il 10 giugno é stato chiaro. I cittadini hanno voluto nuovamente premiare l’Alternativa, quale forza politica in grado di esprimere un nuovo corso e che é chiamata a passare ai fatti.

La campagna elettorale é finita. Bisogna riprendere il bandolo della matassa. Costruendo indispensabilmente un legame collaborativo con l’ente regionale. Unica strada praticabile per intercettare filoni di risorse economiche destinate alla realizzazione di specifiche progettualità.

Allora cosa bolle in pentola? Quali priorità l’amministrazione Greco intenderà seguire da subito? Il piano spiaggia? La gestione del mercato ittico? Il ripristino dell’impianto sportivo? Il plesso scolastico di Tramonti? Il ripascimento delle spiagge? L’elenco potrebbe allungarsi.

Se c’è un appello che sento di rivolgere al Sindaco Greco e alla sua squadra é di non perdere il dialogo con i cariatesi. A questi aggiungo la comunità dei turisti, in gran parte delle seconde case, che ancora resiste riservando tante speranze sul futuro del paese.

Sarebbe il caso, e mi rivolgo al neo assessore al decoro urbano arch.Paola Apa, si faccia uno sforzo nei prossimi 30 giorni. Si apra, a mò di simbolo, il cantiere “decoro urbano” in centro come in periferia.

Si dia un volto più consono all’ospitalità dei turisti: pulendo aiuole e villette, arricchendo le stesse con fiori, si ritinteggiano ringhiere dei ponti e panchine, si pulisca dall’erba la sede stradale, si metta in ordine un pò la segnaletica stradale verticale e orizzontale, si eliminano le insegne pubblicitarie dimenticate, si puliscano le spiagge e il lungomare e altro.

A chi ritornerà dopo un anno a Cariati si trasmetta visivamente che si sta facendo sul serio, rendendo il soggiorno più gioioso e ordinato. Il nuovo corso, lo ripetiamo per l’ennesima volta, va riscontrato nelle piccole cose che probabilmente tanto piccole non sono.

Nicola Campoli

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