
“Con la possibilità di certificare le competenze degli studenti stranieri che intendono studiare in Italia da parte dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria, viene ribadita l’attenzione del Presidente SCOPELLITI verso il Mediterraneo e la promozione della lingua e quindi della lettura”. Così lAssessore Regionale alla Cultura Mario CALIGIURI ha commentato la sottoscrizione presso lAula Magna Reale dellUniversità per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, del protocollo d’intesa tra Regione Calabria, Società Dante Alighieri, Università per Stranieri e Comitato “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Hanno preso parte all’iniziativa il Rettore dell’Università per Stranieri Salvatore Berlingò, per la Società “Dante Alighieri” Fabrizio DI GIURA, il Presidente del Comitato “Dante Alighieri” di Reggio Calabria Giuseppe BOVA e il Direttore Generale dell’Assessorato alla Cultura Massimiliano FERRARA. CALIGIURI ha evidenziato come “potrà essere estremamente significativa la costituzione di un Polo linguistico di eccellenza, con il supporto decisivo della Società Dante Alighieri, poiché pone in evidenza l’importanza della lingua e quindi della lettura. Fin dall’inizio, la Giunta Regionale ha dedicato un’attenzione particolare per la promozione della lettura, con la predisposizione del “Libro Verde sulla lettura in Calabria”, la creazione del Polo Regionale delle Politiche Pubbliche sulla Lettura, il finanziamento di decine di progetti sperimentali, compreso quello di “Nati per leggere”, che ha coinvolto i reparti di pediatria degli ospedali calabresi. Inoltre, potrà essere una straordinaria opportunità aumentare il numero dei lettori la circostanza che nel 2013 la Calabria sarà la “regione ospite d’onore” del Salone del Libro di Torino, così come sta partendo l’iniziativa per fare nascere i 17 mila neonati che ogni anno vedono la luce in Calabria con un libro in mano. Tutto questo per affrontare in modo organico ed efficace l’emergenza sociale nazionale legata alla lettura, poiché, secondo Tullio De Mauro, il 70 per cento degli italiani ha problemi notevoli nella comprensione dei testi e delle parole, determinando ricadute negative sullo sviluppo economico e la consapevolezza democratica”.
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