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È chiaro ormai che i poco raccomandabili comportamenti estivi sono stati solo un’idea iniziale, sulla quale ci siamo “aggrappati”speranzosi un po’ tutti, per tirarci su e per darci delle spiegazioni circa la ripresa sonora dei contagi.
Il milione di morti nel mondo, record raggiunto e già superato, mette tanta paura per i suoi risvolti moltiplicatori sul piano economico e sociale.
Nessuno si augura nuovi e invasivi lockdown per i disastrosi e immaginabili risvolti che possono avere sulla società, producendo, altresì, danni incalcolabili.
Che fare?
Non c’è altra strada. Se non il rispetto di regole semplici, accompagnato a una severa obbedienza che dovrà ricomporsi molto presto, sullo stile di quanto già fatto e praticato rigorosamente la scorsa primavera.
È tempo anche di un Governo che si faccia sentire con più forza e in modo univoco, e di cittadini che rispettino le precauzioni con un forte senso di responsabilità.
Quindi, serve una accesa coscienza collettiva e un gran coraggio nel prendere centralmente decisioni importanti.
Alziamo tutti la guardia e sentiamoci, come italiani, parte attiva di un Paese, vedi l’Italia, altamente serio, che sa come affrontare unitariamente questa seconda ondata di contagi.
Nicola Campoli
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