CariatiPulita ribadisce la contrarietà al dissesto e replica alle accuse del Sindaco

CARIATI PULITA: “RESTIAMO UNA FORZA INDIPENDENTE, IMPEGNATA IN UN PERCORSO SERIO E TEMIAMO LE CONSEGUENZE DELL’ANNUNCIATO DISSESTO”

Il prossimo Consiglio comunale, convocato per il 13 settembre, passerà alla storia perché, di fatto, sarà dichiarato il fallimento finanziario del nostro Comune. Era questa, in campagna elettorale, l’intenzione dello schieramento che ha portato a Palazzo Venneri il sindaco Filomena Greco e la sua maggioranza, ed è questa la ferma volontà, espressa fin dall’insediamento, degli amministratori comunali di Cariati.

Noi di #CariatiPulita abbiamo in più occasioni manifestato contrarietà alla dichiarazione di dissesto finanziario, che, come si sa, implica la condanna a un generale immobilismo e conseguenze di carattere politico, sociale, economico, nonché di immagine e credibilità che peseranno sui cittadini come macigni. Certo, non è facile intervenire, dal momento che siamo in situazione di predissesto dal 2013, con il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale; ma è chiaro che se c’è responsabilità da parte delle passate amministrazioni che hanno portato al dissesto finanziario, è evidente anche il fallimento degli amministratori che lo dichiarano, qualora ci fosse una minima possibilità di evitarlo, magari con un nuovo piano. Ma, per loro stessa ammissione, non è stata individuata.

Siamo convinti che occorreva una più attenta analisi dell’intera situazione, prima della corsa al dissesto e di questa fase ultima, in cui, dopo la dichiarazione di non sussistenza degli equilibri di bilancio, il Prefetto concede all’amministrazione Greco solo 20 giorni per gli  opportuni provvedimenti; si sarebbero potute richiedere proroghe sui tempi che gli Organi di controllo superiori avrebbero forse concesso a un’amministrazione appena insediata, anche accompagnandola ad affrontare le difficoltà e le opportunità delle nuove norme di legge (come il decreto 117, che consente ulteriori margini di intervento). Non ci risulta che ci siano stati  tentativi di riequilibrare il bilancio, che si sia data contezza dei debiti e dei crediti accertati, che  la Corte dei Conti e il ministero abbiano bocciato il piano di riequilibrio precedente, né  che ci siano atti o documenti che obbligano alla dichiarazione di dissesto.

E ci chiediamo come farà l’esecutivo Greco a realizzare il suo programma, con le invitabili restrizioni; ad operare in un comune tanto sofferente, dove, forse, il dissesto può sì essere una scorciatoia per liberarsi  dall’evidente difficoltà a gestirlo.

Come non è facile, per noi, che avevamo l’aspirazione a far candidare Cariati tra i comuni “virtuosi”, vederla entrare nel novero dei comuni falliti.

Ora, ci troviamo anche di fronte a gravi e strumentali accuse che ci vengono mosse dallo stesso Sindaco per il solo fatto di condividere questa posizione di contrarietà al dissesto con l’altro gruppo politico, del PD La Scelta, presente in Consiglio comunale; atteggiamento peraltro reiterato dall’avv. Greco, per i precedenti della campagna elettorale.

Non possiamo, dunque, che respingere il maldestro tentativo di screditarci attribuendoci strumentalmente, ancora una volta, un ruolo subordinato (siamo cittadini liberi, non abbiamo e mai avremo “padroni”); in questo caso, accusandoci di essere una “succursale” dell’ex Partito Socialista e dell’ex maggioranza e insinuando il dubbio di proteggere chissà quali interessi e responsabilità, a differenza di quello che, tramite il nostro Consigliere,  abbiamo finora dimostrato in consiglio comunale.

Si tratta, a nostro avviso, di una semplice strumentalizzazione da parte di chi cercava con noi alleanze nelle prime fasi della competizione elettorale e sa bene che siamo e resteremo una formazione politica indipendente, che ha iniziato un percorso politico importante e serio (perché ci siamo assunti una responsabilità); una formazione  capace di prendere con forza le distanze da chi ha finora male amministrato portando Cariati al disastro, che attende il giusto accertamento delle responsabilità e che vuole la verità dei procedimenti politico-amministrativi  nell’intera gestione, non solo nelle questioni di bilancio.

Per questo rimandiamo al mittente sia la sterile provocazione della maggioranza, che ci invita, il 13 settembre a portare in consiglio  la soluzione al debito comunale di 32 milioni di euro, sia la falsa accusa di non aver prodotto proposte rivolte ad arginare la crisi economico-finanziaria.

Fin dai primi passaggi amministrativi, invece, con piena consapevolezza della grave situazione, abbiamo chiesto un tavolo tecnico per partecipare allo studio di questo e altri problemi, suggerendo provvedimenti e iniziative (lotta all’evasione e agli sprechi, revisioni catastali, verifiche, monitoraggi, affidamento dei servizi…).

Rileviamo, infine, la falsità, ancora più grande, dei proclami di collaborazione da parte del Sindaco, e il suo atteggiamento antidemocratico, nell’escludere sistematicamente la minoranza da ogni iniziativa istituzionale in cui si affrontano i problemi della collettività (vedi assemblee dei sindaci), mancando così di rispettare il consiglio comunale nella sua interezza, quale organo di rappresentanza di tutti i cittadini.

                Libero Comitato cittadino #CariatiPulita

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