Cariati: le comunità dei cariatesi in Italia e all’estero 

Il futuro Sindaco assegni una delega specifica sul tema

Anche Cariati, come tantissimi Comuni del Sud Italia, ha subito una forte emigrazione con tutte le conseguenze del caso. Negli anni molti cariatesi sono stati costretti a lasciare, loro malgrado, la propria terra in cerca di fortuna altrove. 

Il doloroso fenomeno ha registrato nel corso degli anni numeri davvero significativi, segnando una forte mancanza per Cariati. Per queste ragioni sono stati tanti i legami affettivi in molte famiglie che si sono allentati.

Un male insanabile che a distanza di tempo continua a incidere negativamente sul Paese. Le comunità dei cariatesi in Italia e all’estero restano, tuttavia, una forza per Cariati. 

Un capitale umano di qualità e di capacità. Parliamo di persone che hanno uno spiccato senso di appartenenza, che potrebbe d’altronde tornare utile per il rilancio del territorio. 

Oltretutto sono uomini e donne che mantengono in parte ancora un legame saldo con Cariati e che sono una vera e propria rete di conoscenze e potenziale distribuito tra l’Italia e il mondo. 

Non c’è traccia, però, di tutto ciò nei programmi elettorali di tutti gli schieramenti politici, in gara per le prossime amministrative di metà maggio. Sarebbe stato interessante registrare una maggiore sinergia.

Penso che il futuro Sindaco debba assegnare una delega specifica sul tema, affinché si possa favorire una ricucitura di queste comunità con il Paese madre. 

Sono sempre più convinto, infatti, che le comunità dei cariatesi nel mondo sono ricche di professionalità e possono tornare utili al rilancio e alla valorizzazione di Cariati. 

Per fare tutto questo c’è bisogno di dialogo, c’è bisogno di stima reciproca, c’è bisogno di coltivare il bene comune. E’ la sola dimensione futura nella quale i cariatesi nel mondo, potrebbero essere in grado di partecipare con dignità e protagonismo al percorso di cambiamento di Cariati. 

Nicola Campoli 

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