Cariati: la lunga attesa

Le cose sono andate in altro modo e la prova dei fatti di questi mesi parla molto chiaro

Chissà qualche mese fa nessuno immaginava la repentina fine della seconda consiliatura Greco.

Al contrario, l’atteso rientro del Sindaco, dopo la seconda sospensione del Prefetto di Cosenza, faceva fantasticare un rilancio dell’azione amministrativa.

Ora c’è da aspettare il prossimo 30 dicembre per capire se le dimissioni della Greco diventeranno definitive.

Tutto sembra propendere per questa soluzione, ma i colpi di scena ricordiamo sono improvvisi e inaspettati.

Provo in breve a fare un esercizio d’immaginazione, considerando definitive le dimissioni del Primo cittadino.

Sono molti anni che Cariati resta in attesa di un cambiamento. Di un uomo o di una donna che sappiano rilanciare il Paese.

Persone che sappiano mettere fine a una “girandola del nulla”.

Qualcuno che sappia trascinare e in modo fattivo l’entusiasmo dei cariatesi, senza farli impattare nuovamente con il brutto sentimento dell’illusione.

L’attesa dura da qualche tempo, anche se la Greco aveva dato segnali positivi in tale direzione, al punto da meritare il mio pubblico sostegno attraverso cariatiNet.it.

Purtroppo le cose sono andate in altro modo e la prova dei fatti di questi mesi parla molto chiaro con l’evidente disinnamoramento generale.

Appunto la delusione è stata tanta – la mia personale è stata tantissima e non mi stancherò mai di sottolinearlo – non riuscendo a segnare la frattura con il passato, dando altresì l’auspicata svolta.

Quello che è mancata, e nessuno me ne voglia, è stata principalmente la verità. Meglio ancora un parlare chiaro sino in fondo e senza riferimento al passato per sole ragioni di carattere politico.

Ebbene Cariati ha bisogno per il suo futuro che chi vorrà governarla le dica la verità, illustri in modo compito la situazione che vive e come si pensa di venirne fuori.

E poi alla verità occorre fare seguire i fatti in modo puntuale e secondo un cronoprogramma.

Insomma, a Cariati serve coraggio e un bagno di verità, e non più ricordare i nemici del passato!

Nicola Campoli

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