BASTA FILARETO? DIMISSIONI DOPO CAPODANNO

BASTA FILARETO? DIMISSIONI DOPO CAPODANNO SENZA ASTUZIE, GIOCHI E PERDITE DI TEMPO LA CITTÀ NON NE PUÒ PIÙ. MEGLIO UN COMMISSARIO ROSSANO, Giovedì 30 Dicembre 2010 – Il 2011 dovrà riportare aria nuova e ridare luce a Rossano. Questa Città è stata depressa, su tutti i fronti, dal fallimento politico ed amministrativo del centro sinistra e di FILARETO. Il PDL non può che registrare con soddisfazione l’intenzione di alcuni consiglieri dell’ex maggioranza di presentare una mozione di sfiducia. Ma il pragmatismo che ci ha sempre contraddistinto ci impone di suggerire altre strade, sicuramente più efficaci e più utili alla Città. Senza perdersi nei tecnicismi della mozione di sfiducia così come presentata, siamo pronti sin da ora alle dimissioni, davanti al Segretario comunale. Vogliamo evitare, giochi, lungaggini e rituali inutili che farebbero venire ancor di più la nausea ai rossanesi. Se siamo d’accordo e se si vuole essere chiari e coerenti fino in fondo, senza astuzie incomprensibili ai cittadini, oggi, per mandare finalmente a casa questo Sindaco ed il suo malgoverno, la via più celere e trasparente è una soltanto: le dimissioni contestuali, immediate ed irrevocabili. – I NUMERI CI SONO. Ma, soprattutto, ad imporlo è il superamento di ogni livello di sopportazione, sociale e politica, degli errori, dell’insipienza e dell’incapacità dell’attuale amministrazione. Del resto, l’analisi di questi anni di FILARETO è senza appello ed unanime: abbiamo sopportato, tutti, una delle pagine più buie della storia cittadina. Per queste ragioni non serve perdere altro tempo: meglio un commissario che consentire a questa Giunta, seppur per qualche mese ancora, di tenere bloccata e sotto ricatto Rossano ed il suo futuro. Tutti a casa, subito dopo Capodanno. Diversamente, non parteciperemo a balletti e dibattiti fumosi su ciò che è già arcinoto a tutti ed a pochi mesi dal voto. Sarebbe inutile. Dal 2006 ad oggi abbiamo assistito soltanto a confusione, superficialità, e particolarismi al potere. Sono tanti i paragrafi del libro nero del centro sinistra locale. – Il non governo della questione Enel. FILARETO si è dimostrato incapace di interloquire con i vertici aziendali per rimettere sul piatto del confronto, per tempo e con lungimiranza, il tema di una riconversione compatibile e sostenibile. – La confusione imposta ad una macchina comunale, lasciata come un orologio dal centro destra e portata invece allo sbando, da una giunta litigiosa su tutto, inconcludente e marchiata, dagli stessi uomini del centro sinistra, dalle accuse di clientelismo e parentopoli. – Il centro storico, vera vittima della cecità programmatoria di sindaco e assessori al ramo, è stato letteralmente abbandonato a se stesso, in un clima di contrasto sistematico con le realtà produttive e commerciali che vi risiedono, senza alcun dialogo costruttivo né programmi di rilancio, turistico, culturale ed economico a vantaggio, sia chiaro, dell’intera Rossano. – La totale incapacità progettuale: in questi 5 anni Rossano è stata ferma, nessuna infrastruttura, nessun servizio ai cittadini, nessun intervento finalizzato a ridurre disagi e ad elevare la qualità della vita. – L’abbandono delle contrade. Periferie e campagne hanno patito ancor di più l’assenza di programmazione di un Esecutivo gonfiato dalle parole di un Sindaco che non ha mancato un banchetto o un buffet, ma che ha disertato le migliaia di residenti nelle zone meno centrali ai quali, nel 2006, vennero svendute illusioni e false promesse. – Commercio e regolamentazione delle attività produttive hanno brillato per pressapochismo. A tutto ciò si aggiunga la grave questione finanziaria: le casse comunali sono vuote. – In questo contesto penoso si inserisce, la strumentalizzazione in corso della questione Bucita. Dopo aver firmato un accordo vergognoso con l’ex Presidente LOIERO ed aver consentito per due anni, senza far nulla ed in silenzio, che a Rossano venissero scaricate oltre 1000 tonnellate al giorno e 300 mila metri cubi di spazzatura, FILARETO, attore protagonista della doppia morale, ha tentato di trasformare 10 giorni di emergenza e di solidarietà per il caso Pianopoli in una catastrofe ambientale, aizzando i cittadini contro il Presidente SCOPELLITI, ben sapendo che l’attuale giunta regionale ha soltanto ereditato, insieme a quella della sanità e del dissesto idrogeologico, anche la grave emergenza rifiuti, ingigantita da cinque anni di totale latitanza regionale sul problema.

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