TRUMP CONDANNATO A NEW YORK. MA NON DATE LA COLPA A MATTEO SALVINI!

Non è vero ma ci credo, diceva il grande Eduardo a proposito del malocchio, degli iettatori, del cornetto portafortuna e di tutte le superstizioni in generale. A dispetto di una tanto autorevole validazione, io no: mi rifiuto di crederci, anche se…

Beh, ve lo ricordate, no, quando Matteo Salvini, ministro dell’Interno del primo governo Conte, di quel governo provocò la crisi, convinto che si sarebbe andati al voto, che quel voto l’avrebbe stravinto e che lui avrebbe ottenuto i pieni poteri?  Andò a finire che al voto non ci si andò, lui finì all’opposizione e perse anche i poteri che aveva prima.

E come dimenticare, a parte questo caso di autosfiga, il suo appoggio alla destra polacca che poi perse le elezioni, il suo appoggio a Sinner al torneo ATP di Miami che poi Sinner perse, l’appoggio al Cantù basket che fu poi retrocesso, la sua caparbia insistenza per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che ora si scopre essere addirittura vietata dalla legge e infine il suo entusiastico supporto, quattro anni fa, a Donald Trump, che poi straperse le elezioni USA?

Quest’ultima smania di Salvini, l’entusiasmo dell’appoggio a Trump, non si è attenuata nel corso di questi anni, e ciò nonostante la raffica di accuse, di processi e di scandali che si è riversato sul discusso tycoon statunitense.

Beh, proprio oggi abbiamo appreso che a New York Trump è stato riconosciuto colpevole di tutti i capi d’accusa riguardanti la sua storia con la pornostar Stormy Daniels, condanna che rischia di alienargli le simpatie di quel ceto medio americano che sarà determinante nel voto di novembre, e che Matteo Salvini insiste a manifestargli solidarietà dicendo che è vittima di una persecuzione giudiziaria (quella stessa solidarietà che ha negato a Ilaria Salis) e ad augurargli di vincere le prossime elezioni USA.

Beh, non importa: io continuo a non crederci. Che diamine, siamo nel XXI secolo, non c’è spazio per fattucchiere, malefìci, malocchi, iettatori e stupidaggini del genere.

Però…

Però non posso impedirmi di augurarmi che Matteo Salvini, oltre a Trump, continui a sostenere anche  Marine Le Pen, Orban, Putin, Ponte sullo Stretto e riforme costituzionali.

Perché non è vero e non ci credo, assolutamente no, non ci credo. Ma se tanto mi dà tanto…

Forza, ministro Salvini: sia coerente! Visto l’esito dei suoi trascorsi entusiasmi, insista, mi raccomando, e non smetta di tifare per le persone e per le cose in cui crede. L’importante, mi permetta di darle un consiglio, è che Donald Trump non venga a sapere di queste strane e malevoli associazioni tra i personaggi che lei supporta e gli eventi nefasti che poi li perseguitano. Sa com’è, si dice in giro che il vecchio Donald, a proposito di menagrami e superstizioni, dica pure lui It’s not true, but I believe it, ossia non è vero ma ci credo.

E dicono pure che sia un tipo piuttosto irascibile e vendicativo, il vecchio Donald. Dunque, fossi in lei, una grattatina la darei, ma non al suo inguine: visti i precedenti, le potrebbe cadere qualcosa.

Giuseppe Riccardo Festa

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