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■Antonio Loiacono
Le recenti dichiarazioni di Pasquale Tridico, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo e Presidente della Commissione Fisc, sollevano questioni di cruciale importanza per il futuro del sistema fiscale europeo e la lotta alle disuguaglianze economiche. Con il report 2023 dell’Istat che segnala un preoccupante record di 5,7 milioni di persone in povertà assoluta in Italia, Tridico denuncia con forza l’assurdo contrasto tra la crescente sofferenza sociale e l’ingiusta distribuzione del carico fiscale che penalizza le piccole e medie imprese a vantaggio delle multinazionali.
Tridico descrive un sistema fiscale squilibrato, in cui le grandi multinazionali sono in grado di eludere le tasse attraverso meccanismi complessi, mentre le piccole e medie imprese italiane ed europee, che rappresentano la spina dorsale dell’economia, sono costrette a pagare aliquote molto più elevate. Questo paradosso, evidenziato dall’ex presidente dell’INPS, è un chiaro segnale dell’impotenza politica e della debolezza delle istituzioni sia a livello nazionale che europeo. È una situazione che non solo mina la competitività delle imprese locali, ma alimenta anche una crescente disparità economica, contribuendo all’espansione della povertà e dell’emarginazione sociale.
L’affermazione di Tridico “siamo all’assurdo” mette in evidenza una realtà in cui la politica, nonostante gli sforzi, appare inefficace nel contrastare l’elusione fiscale. La sua critica punta il dito contro l’incapacità degli Stati membri dell’Unione Europea di agire in modo coordinato per affrontare questo fenomeno, che sottrae risorse preziose che potrebbero essere destinate alla lotta contro la povertà ed alla protezione dei più vulnerabili.
Tridico riconosce tuttavia i progressi compiuti grazie all’azione della Vicepresidente della Commissione europea, Margrete Vestager, che negli ultimi anni ha guidato la battaglia contro i paradisi fiscali e l’elusione fiscale legalizzata. Il suo ruolo, per nulla scontato in un contesto politico ed economico così complesso, è stato cruciale per portare all’attenzione pubblica e giuridica il caso delle grandi multinazionali, come nel noto caso Apple, che ha segnato un punto di svolta. La presenza della Vestager alla prima riunione della Commissione per le questioni fiscali del Parlamento europeo sottolinea quanto questo tema sia una priorità nell’agenda politica europea.
Il Presidente della Commissione Questioni Fiscali in Europa, pone l’accento sul fatto che, nonostante i risultati ottenuti, la strada verso una reale giustizia fiscale è ancora lunga. La decisione della Corte di Giustizia europea sul caso Apple ha dimostrato che il sistema fiscale attuale è inadeguato ed ha bisogno di una profonda revisione. Tuttavia, questo episodio rappresenta anche un precedente importante: dimostra che non si può tornare indietro e che la lotta all’elusione fiscale deve continuare con determinazione.
Tridico spinge per una soluzione ambiziosa: l’armonizzazione fiscale tra i Paesi membri dell’UE, che introdurrebbe una tassa comune sui capitali, permettendo una distribuzione più equa del carico fiscale. Questa proposta non è solo una risposta alla competizione sleale che si è creata tra le nazioni con diversi regimi fiscali, ma rappresenta anche una strategia per recuperare risorse finanziarie essenziali per affrontare la povertà e le disuguaglianze sociali.
Secondo l’europarlamentare, una riforma fiscale di questo tipo sarebbe un passo decisivo verso la “giustizia fiscale”, poiché consentirebbe di redistribuire il peso delle imposte e di tassare in modo più equo i profitti straordinari delle grandi aziende multinazionali. L’attuale sistema, basato su un’ampia discrezionalità fiscale tra i Paesi membri, favorisce infatti una “corsa al ribasso”, con alcuni Paesi che offrono aliquote irrisorie per attrarre capitali ed investimenti a scapito della solidarietà economica e sociale all’interno dell’Unione.
In conclusione, Tridico si impegna a portare avanti questa battaglia con determinazione all’interno del Parlamento europeo. Il Movimento 5 Stelle intende spingere per una riforma del sistema fiscale che riduca la pressione su lavoratori, famiglie e piccole imprese, garantendo che anche le multinazionali contribuiscano in modo adeguato al benessere collettivo. La crisi sociale che l’Italia e l’Europa stanno affrontando richiede risposte concrete e strutturali, e l’armonizzazione fiscale è vista da Tridico come una delle soluzioni più urgenti per ristabilire un equilibrio economico e ridurre la povertà.
Queste dichiarazioni non sono solo una critica al presente, ma un appello all’azione. Tridico chiede alla politica ed alle istituzioni europee di fare di più per garantire una distribuzione più giusta della ricchezza e delle opportunità, sottolineando come la giustizia fiscale non sia un concetto astratto, ma uno strumento essenziale per combattere la povertà e l’esclusione sociale.
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