TRIBUTI COMUNALI: negli ultimi tempi dilagano, senza, però, avere al momento un quadro certo.

Le disquisizioni in tema tributi comunali negli ultimi tempi dilagano, senza, però, avere al momento un quadro certo. Dopo la proroga-record al 30 novembre della scadenza, entro la quale i Sindaci devono chiudere i bilanci preventivi 2013 – mai era accaduta cosa analoga per il passato – il tempo delle certezze fiscali per i contribuenti si allontana sempre di più. Ormai è superata del tutto la legge che fissava entro la fine dell’anno precedente l’approvazione dei bilanci preventivi, regola mai rispettata. Dunque, la finanza comunale è immersa nella nebbia più fitta. Nel contempo, persistendo tale situazione solo a dicembre prossimo si saprà con precisione, si spera (!), quanto è il nostro dovuto da contribuenti per l’addizionale Irpef, Imu, Tares e così via. La vicenda comporterà sicuramente grosse complicanze per la pianificazione dei bilanci familiari. Non è possibile, infatti, valutare alcuna programmazione non essendoci degli elementi su cui fondare ogni ragionamento. Pertanto, la teorica e famosa “Carta del Contribuente” perde ogni suo valore, con forti ripercussioni su ciascuna famiglia. Del resto, il cittadino, tuttavia, avrebbe tutti i diritti per essere parte attiva del processo. Non sono poche le persone che avrebbero tanto piacere, visti i tempi che si corrono economicamente, di interagire e interloquire con l’ente locale di riferimento. Di trasformarsi da contribuente passivo in attivo, entrando in relazione con il soggetto pubblico, con il quale definire i contorni di azioni specifiche, senza sperperi, per il raggiungimento di obiettivi comuni. Sviluppare, quindi, un rapporto Comune/contribuente che sia foriero di risultati tangibili e monitorabili. Al momento, tra le persone domina: sfiducia, mancanza di credibilità e insoddisfazione. Urge una reimpostazione del rapporto tra Comune/cittadino. L’ente locale dovrebbe mettere in campo comportamenti e attività tali da coinvolgere in modo etico le persone, da renderle responsabili e propositive. Infine, in questi giorni l’ANCI sta realizzando un’azione di pressione nei confronti del Governo, affinché si possa attivare, quanto prima, un tavolo negoziale, che affronti una serie di rilevanti problemi, riguardo l’ordinato svolgimento dell’attività istituzionale e finanziaria dei Comuni, a partire dalla presentazione, alla fine del prossimo novembre, dei bilanci preventivi. Nicola Campoli

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