Su ospedale e registro tumori pretendiamo chiarezza. Basta chiacchiere e zuffe politiche.

Per chi non lo avesse capito, il rincorrersi di voci sui lavori del nuovo ospedale tra Sindaci, Commissario alla Sanità e Dipartimento Lavori Pubblici altro non è che un tentativo di speculazione politica sulla salute della gente. I Sindaci di centrodestra cercano di scaricare sulla Regione Calabria di centrosinistra i ritardi dei lavori, il commissario messo da Renzi contro la volontà di Oliverio amplifica questi dubbi mentre gli uomini di Oliverio, all’interno dei dipartimenti, gettano acqua sul fuoco rassicurando che tutto è in regola e avverrà con puntualità. Insomma, siamo ancora una volta di fronte ad un teatrino raccapricciante fatto di copioni, calcoli politici e scarica barili, una situazione che questo territorio non può più tollerare. Riteniamo i Sindaci dell’area urbana, il Commissario Scura ed il Governatore Oliverio immediatamente responsabili dei profondi disservizi che le nostre comunità stanno subendo ormai da mesi e del caos estivo che i cittadini dell’intera sibaritide pagheranno con la propria salute, una situazione da permanente denuncia penale. Esortiamo i soggetti chiamati in causa a dedicarsi molto meno ai comunicati stampa ed a concordare immediatamente un piano di investimenti che porti alla riapertura degli ospedali di Cariati e Trebisacce, cosa dovuta anche a seguito della Sentenza del Consiglio di Stato, ed il ritiro dell’accorpamento tra Rossano e Corigliano, un provvedimento balordo firmato Caputo-Scopelliti di cui stiamo pagando conseguenze incalcolabili. Chi ancora difende, di fatto, questi provvedimenti, come i sindaci Geraci ed Antoniotti, si assuma le proprie responsabilità politiche ed istituzionali di fronte alla popolazione piuttosto di annacquare il dibattito con mezze posizioni e scarica barili. Di certo non meno responsabilità ha il Partito Democratico che sfilò, insieme alle popolazioni del basso e dell’alto ionio, per impedire la chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce ma che ancora non ha assunto una posizione netta in Consiglio Regionale su questa faccenda nonostante ora sia in maggioranza. Ricordiamo che la chiusura degli ospedali di “confine” non ha fatto altro che riversare ancora più utenti sugli ospedali di Rossano e Corigliano, rendendo una situazione già critica praticamente catastrofica. Questi sono provvedimenti imprescindibili ed urgenti in quanto, come abbiamo già detto ripetutamente, con le promesse e le gare per un nuovo ospedale non si curano i pazienti e non si risolvono le emergenze impellenti della sanità territoriale. Certo una dilazione o addirittura il salto della gara per il nuovo nosocomio renderebbe questa situazione ancor più grottesca e imbarazzante: ciò che si prefigura all’orizzonte è l’ennesima opera incompiuta a causa di una classe dirigente indecente fino al midollo, ma a differenza del passato, questa volta, la società civile del territorio non permetterà che ciò accada o che gli autori degli eventuali dietrofront passino inosservati. Inoltre attendiamo provvedimenti urgenti per l’istituzione di un registro tumori a tutti i livelli col fine di indagare a fondo le cause della continua e drammatica espansione di malattie oncologiche sul territorio, permettendo la predisposizione di strumenti di cura e di prevenzione, ivi compresa la bonifica dei siti inquinati. Ripetiamo: da parte di chi ricopre incarichi istituzionali pretendiamo provvedimenti, non comunicati. Chiederemo a breve un incontro a tutte le parti in causa per ottenere delle risposte chiare, se non le otterremo saranno le comunità a prenderne atto ed a prendere provvedimenti al riguardo. Movimento TERRA e POPOLO

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