■Antonio Loiacono
Il caso della discarica di Scala Coeli approda in sede europea grazie all’intervento di Pasquale Tridico, capo delegazione del Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo. Il parlamentare ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea chiedendo di verificare eventuali violazioni del diritto europeo in tema di salute pubblica ed ambiente e di valutare la politica sui rifiuti della Regione Calabria rispetto alle direttive comunitarie.
Tridico non ha esitato a sottolineare le gravi responsabilità della Regione Calabria nella gestione della discarica, evidenziando come le decisioni prese nel tempo abbiano compromesso la salute pubblica, l’ambiente ed il tessuto economico locale, fondato su agricoltura biologica ed allevamenti tradizionali; esprimendo, altresì, forti critiche sulla gestione della discarica, situata in un’area agricola calabrese nota per le sue produzioni biologiche certificate ed i tradizionali allevamenti di bovini.
“La discarica – ha dichiarato Tridico – sorge in un territorio di eccellenza agricola, eppure nel 2022 i conferimenti sono iniziati in violazione delle prescrizioni AIA, con accessi effettuati impropriamente attraverso il torrente Patia e senza un impianto di trattamento del percolato funzionante”.
A questo si aggiunga la massiccia fuoriuscita di percolato avvenuta nel giugno 2023, che ha contaminato il territorio e sfociato nel Mar Ionio!
La vicenda della discarica di Scala Coeli inizia nel 2010 con la concessione dell’autorizzazione regionale per la sua costruzione. Successivamente, nel 2019, la Regione Calabria ha approvato un ampliamento del sito, portandolo a dimensioni sei volte superiori a quelle originarie, nonostante pareri tecnici negativi e significative irregolarità amministrative.
Tra le problematiche citate nell’interrogazione di Tridico figurano:
Il rigetto della sdemanializzazione delle aste fluviali da parte dell’Agenzia del Demanio, confermato dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.
Il parere negativo della Struttura tecnica di valutazione e del Dipartimento regionale Agricoltura.
L’assenza di autorizzazioni sismiche e la realizzazione di opere abusive.
Pasquale Tridico, attraverso la sua interrogazione, ha chiesto alla Commissione Europea se intenda:
Verificare le potenziali violazioni del diritto comunitario da parte della Regione Calabria.
Avviare un monitoraggio specifico in base alle migliori tecnologie disponibili (monitoraggio Bat).
Analizzare e valutare la politica sui rifiuti della Regione rispetto alle normative europee.
Tridico ha denunciato “l’ostinato immobilismo” delle istituzioni regionali, sottolineando come la mancata adozione di misure adeguate abbia lasciato le comunità locali esposte a rischi inaccettabili per la salute e per l’ambiente.
“Ci troviamo davanti ad una situazione intollerabile, dove l’assenza di interventi da parte della Regione ha permesso il superamento delle concentrazioni di ferro, manganese e solfati. La Commissione Europea deve intervenire con urgenza per garantire giustizia e tutela ad un territorio colpevolmente abbandonato“, ha dichiarato Tridico.
Il caso della discarica di Scala Coeli è emblematico di una gestione dei rifiuti carente e spesso in contrasto con i principi europei di tutela ambientale e sanitaria. L’intervento di Pasquale Tridico rappresenta un importante passo avanti per riportare l’attenzione su una vicenda troppo a lungo ignorata. L’auspicio è che la Commissione Europea accolga l’interrogazione ed avvii un’indagine approfondita, dimostrando che l’Europa non è solo un osservatore, ma un garante della legalità e della protezione ambientale per i suoi cittadini.
Views: 129
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.