La sindaca Filomena Greco: «La mancanza di servizi è un problema di tutti. E tutti insieme dobbiamo mobilitarci per fare valere i nostri diritti»
Si terrà domani, giovedì 3 agosto, a Cariati l’attesissimo consiglio comunale aperto che avrà come unico punto all’ordine del giorno la discussione sulla situazione sanitaria locale.
«Il territorio ha bisogno di risposte e di risposte celeri – ha dichiarato la sindaca Filomena Greco – . Il consiglio comunale di domani, al quale parteciperanno anche i sindaci e i cittadini del Basso Jonio cosentino e dell’Alto Jonio crotonese, darà un segnale forte. Questa grande fetta del territorio calabrese – ha spiegato la Prima cittadina – è stata derubata negli anni di quasi tutti i servizi che aveva: sanitari, di mobilità, di trasporto. Fino al punto che oggi chi vive qui può rischiare di morire anche per banalità, nel percorso che va da casa al presidio ospedaliero adeguatamente attrezzato più vicino. La situazione è grave. Per questo, abbiamo esteso l’invito a parlamentari, associazioni di categoria, comitati, Confindustria, Camera di commercio. Quello che sta accadendo riguarda tutti. E siamo disposti ad andare fino in fondo, a usare ogni sede opportuna per farci ascoltare e ottenere i diritti che ci spettano».
Le questioni più urgenti sulle quali si concentrerà il dibattito di domani sono la necessità di riaprire l’ex ospedale Vittorio Cosentino e l’urgenza di dare concretezza ad alcune promesse. Tra queste, la nascita della Casa della Salute di Cariati, per la realizzazione della quale sono stati già stanziati più di 9 milioni di euro. Ma, a seguito dell’assegnazione di questi fondi, non si è fatto più nulla. Non sono stati neanche avviati i lavori di carotaggio. E ora si potrebbe perfino perdere l’assegnazione.
«Denunciamo questa incredibile e drammatica situazione da molto tempo – ha continuato Filomena Greco – . I cittadini sono preoccupati, molti sono costretti a rivolgersi a strutture distanti anche un centinaio di chilometri per avere cure adeguate anche per banalità oppure nei casi più gravi intraprendere viaggi della speranza in altre Regioni».
E, come se non bastasse, solo poche settimane fa si è rischiato che venisse ridotto l’orario di apertura del punto di primo intervento di Cariati da 24 a 12 ore.
«La politica deve intervenire. Le istituzioni devono fare sentire la propria voce. I cittadini devono essere più partecipi. Negli anni passati – ricorda la Sindaca – , quando un pezzetto alla volta è stato smantellato il nosocomio di Cariati, che serviva una popolazione di migliaia di persone, non si è riusciti in nessun modo a bloccare le operazioni. Allora, al territorio era stato promesso che sarebbe nato un presidio ospedaliero nuovo di zecca nella Sibaritide. Era il 2010. Ancora non se ne sa nulla. Intanto sono passati sette anni. Qualche persona è morta di disservizi. Non possiamo davvero più aspettare oltre».
«Come abbiamo scritto nei manifesti che in questi giorni sono affissi nei diversi comuni del territorio – ha concluso la prima cittadina Filomena Greco – , se non si fa nulla, tutti insieme, la situazione è destinata a peggiorare. E presto, ci ritroveremo abbandonati a noi stessi. Perfino più di quanto non stia già accadendo. Mi auguro che domani, oltre alle istituzioni, parteciperanno molti cittadini. Serve una mobilitazione di tutti. Insieme. Basta lamentarsi: bisogna agire».
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