Appare molto strano l’articolo apparso sul Corriere della Calabria nella serata del 13/01/2107, ad oggetto “nuovo stop a Mauro sulla RSA di Caloveto”, in cui si parla addirittura di cancellazione del bando di affidamento della struttura da parte di Scura ed Urbani.
La notizia tendenziosa, ci auguriamo fantasiosa, è stata creata ad arte per creare ulteriore subbuglio intorno alla RSA di Caloveto e, in generale, a tutta la gestione della Sanità in Calabria, con evidenti interessi di parti interessate.
Infatti è di alcuni giorni fa la proroga del bando di affidamento, in scadenza il giorno 23 gennaio, per consentire una più ampia partecipazione di ditte interessate alla gara. Il bando pubblicato dall’ASP di Cosenza, per come formulato, ha suscitato l’interesse di numerose ditte, con sede in tutta Italia, che hanno già provveduto a visitare la struttura, la quale, anche se spogliata dei suoi arredi, ha fatto un’ottima impressione. Infatti, il bando di gara deve prevedere non il solo affitto della struttura, ma l’assegnazione alla ditta vincitrice della gara di gestione anche delle convenzioni dei n.60 posti RSA, di cui n.20 medicalizzati.
Si ribadisce l’importanza di una veloce riapertura della RSA di Caloveto con i suoi n.60 posti letti convenzionati, di cui 20 medicalizzati (per come stabilito nel D.C.A. n.137/2016), sia in termini occupazionali che di servizi sanitari da offrire ad un intero territorio.
Siamo stufi di assistere ad un continuo balzello di convocazioni di riunioni, revoche, comunicati, rassicurazioni, rimodulazioni, in cui vengono coinvolti Prefettura, Commissario alla Sanità, Dirigenti ASP, funzionari regionali, Sindaci e imprese private, in cui viene tirata sempre in ballo la RSA di Caloveto.
Ultima in ordine temporale, la convocazione presso la prefettura per il giorno 13 gennaio, revocata nella mattinata del giorno prima e in cui erano invitati il Commissario ad acta, il Dirigente regionale di tutela alla salute, il Direttore generale dell’Asp di Cosenza, i Sindaci dei comuni di Dipignano, Caloveto, Mormanno e Cariati, il Responsabile iGreco e il rappresentante lavoratori della casa di Cura Madonna della Catena, i segretari sindacali provinciali.
Sarebbe opportuno che il Commissario Scura e tutti gli organi interessati pongano ufficialmente termine a questo stillicidio che, certamente non aiuta a creare un clima di fiducia nella popolazione e crea un solco non rimarginabile tra i territori (e chi li amministra) e tutte le istituzioni.
Saremo vigili e determinati a intraprendere qualsiasi iniziativa affinchè la struttura RSA di Caloveto, costruita con fondi pubblici, non venga scippata, con strani giochi, dei n.60 posti convenzionati e soprattutto dei n.20 medicalizzati, da più tempo oggetto di desiderio e vero motivo del contendere.
Umberto Mazza-Sindaco Caloveto
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