RILANCIO ECONOMICA, OK AL PIANO CASA

RILANCIO ECONOMICA, OK AL PIANO CASA ASSESSORE DONNICI: SOSTEGNO ATTIVITÀ EDILIZIA MENO RISCHIO SISIMICO E RISPOSTA ESIGENZE ABITATIVE CARIATI (CS), Giovedì 21 Ottobre 2010 – Rilancio dell’economia mediante il sostegno dell’attività edilizia e miglioramento della qualità architettonica, energetica ed ambientale del patrimonio edilizio esistente. Sono, queste, le finalità della legge regionale in attuazione del Piano Casa, adottate, con deliberazione aperta, dal Consiglio Comunale riunitosi nei giorni scorsi. Soddisfatto l’Assessore all’Urbanistica Giuseppe DONNICI: sarà possibile ridurre il rischio sismico e, soprattutto, incrementare il patrimonio di edilizia residenziale in risposta ai bisogni abitativi delle famiglie in particolare disagio economico e sociale. Alla discussione dell’unico punto all’ordine del giorno dell’assise civica tenutasi presso il Palazzo di Città, nel Centro Storico, hanno partecipato i soli consiglieri di maggioranza; assente, nella sua interezza, l’opposizione. Nel corso del Consiglio Comunale l’Assessore DONNICI ha relazionato sulla Legge Regionale che lascia tempo ai comuni, dalla data di pubblicazione e tenendo conto delle varie proroghe, di deliberare l’eventuale esclusione di alcune zone dall’applicazione del Piano Casa e programmare, così, gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione. «Con la deliberazione del Consiglio Comunale – ha dichiarato DONNICI – abbiamo approvato le modalità applicative degli interventi previsti dalla Legge. L’adozione della Legge Regionale va nella direzione di una sostituzione rapida del patrimonio edilizio fatiscente e obsoleto e non più rispondente alla nuova situazione tecnologica ed energetica e avvia anche un processo di riqualificazione di aree urbane degradate sempre nel rispetto dei beni storici, culturali e paesaggistici». Interventi consentiti e non. Nei Centri Storici individuati nel PRG vigente non è consentita – per esempio – l’applicazione della legge e nel caso specifico l’Amministrazione si riserva di valutare di procedere, in fase successiva, alla redazione di un piano particolareggiato di recupero del Centro Storico. Sono esclusi dalle demolizioni e ricostruzioni – è scritto in un altro articolo – gli edifici ubicati in zone ad alto rischio idraulico e a frana elevata. Al fine del recupero del patrimonio esistente è consentito ai fini abitativi il recupero di sottotetti e seminterrati. È previsto come incentivo la riduzione del costo di costruzione nella misura del 30% nel caso in cui vengano bonificate le coperture d’amianto. Sono previsti interventi per favorire l’installazione di impianti solari e fotovoltaici tramite gli ampliamenti che consentono la realizzazione di pensiline e tettoie per l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici. Non sono ammessi interventi per edifici abusivi, anche in parte, che non abbiano ottenuto regolare sanatorie o che non sia ottenibile e per edifici che ricadono in zona soggetta a vincolo di in edificabilità.

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