
Rifiuti, la Regione resta immobile. Non si vedono soluzioni a medio e lungo termine per risolvere lemergenza. Nel frattempo il Comune punta su alternative diverse. 30 mini isole ecologiche da distribuire su tutto il territorio per plastica, vetro, carta e multimateriale. Dai 30 ai 40 mila euro. Sarà, questo, il costo delloperazione. Una soluzione non definitiva ma utile. LEnte ha già recepito i fondi. Laltra soluzione è il nuovo impianto di tecnologia italiana ad inquinamento zero, già reso noto nei giorni scorsi. Confronto periodico tra associazioni, cittadini e movimenti per discutere su progetti in corso, soluzioni condivise o da condividere, informando così direttamente la Città sullattività amministrativa in corso e sui progetti per il futuro. È, quanto emerso nel corso della riunione di ieri (martedì 11) tenutasi nella Sala Consiliare, promossa dal neonato Laboratorio Civico coordinato da Aldo FORTINO e composto da cittadini e associazioni. Condiviso lobiettivo delliniziativa: affrontare in maniera costruttiva le problematiche cittadine. Allincontro, oltre al Sindaco SERO, che ha salutato con favore il progetto sociale, erano presenti anche lassessore provinciale allurbanistica Leonardo TENTO, lassessore comunale allambiente Lello CELESTE, il vicesindaco Leonardo MONTESANTO, lassessore Giuseppe DONNICI e il consigliere comunale Cataldo RIZZO. Il Primo Cittadino ha accolto con piacere lo spirito propositivo del movimento cittadino. È un incontro ha esordito che, per le sue finalità e per il metodo preferito, mi ridà speranza in un momento di profonda crisi personale rispetto al ruolo di amministratore. Non soltanto per i problemi pratici e politici ha precisato SERO ma anche per il clima astioso che si è creato in questi anni di governo. La validità del confronto ricercato su un piano di rispetto reciproco è già una buona occasione per ripartire. Negli ultimi anni ha continuato abbiamo gestito i rifiuti solidi urbani con ordinanze di affidamento in via provvisoria ed urgente. Il problema sostanziale resta la copertura finanziaria. Lo Stato è andato avanti il Sindaco negli ultimi anni ci ha più che dimezzato i trasferimenti erariali mettendoci in totale difficoltà giornaliera. Mi rendo conto che la situazione è allo stremo ha chiosato SERO ma stiamo cercando di sopperire allinerzia della Regione che naviga purtroppo nella totale mancanza di soluzioni concrete. Per uscire dallemergenza, sul tavolo del confronto restano adesso due opzioni: da una parte, la creazione di 30 mini isole ecologiche; dallaltra, limpianto innovativo ad inquinamento zero che come è stato già annunciato nei giorni scorsi trasforma il rifiuto in risorsa; trasforma, per essere più precisi, i rifiuti solidi urbani (RSU) in combustibile solido secondario (CSS) utilizzabile a sua volta come sostituto del carbone negli impianti industriali. Tra le soluzioni possibili è intervenuto TRENTO cè anche quella di farci autorizzare a portare i rifiuti fuori regione. Questa opzione ha precisato comporterebbe tuttavia per il Comune un esborso di circa 40-45 mila euro. Lassessore provinciale ha spiegato, tra le altre cose, il perché ancora non parta definitivamente la raccolta differenziata. Per procedere con il porta a porta spinto ha detto occorrono 45 unità lavorative con un costo di circa 3 milioni di euro. Noi oggi è andato avanti possiamo partire con una raccolta per quartiere: dal Centro Storico al Lungomare, da via Bari a via Matteotti e le zone nei dintorni. Questa operazione potrebbe avviarsi anche subito ha aggiunto ma abbiamo la difficoltà oggettiva della pulizia delle strade. TRENTO è ritornato, infine, sul nuovo impianto tecnologico che si potrebbe realizzare insieme ai comuni del Basso Ionio. È ha scandito lunica tecnologia italiana che consente di eliminare le discariche. Esiste già in 56 paesi del mondo eccetto in Italia (tranne che a Genova dove è stato da poco inaugurato lunico esempio). Si tratta ha ripetuto di un macchinario che non produce né fumi né polveri. Una specie di mulino che macina il rifiuto a 151° per 3 minuti producendo un combustibile che ha lo stesso potere calorifero del carbone. Ed è realizzabile in 4 mesi ha concluso TRENTO. – (Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying)
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