RIFIUTI TOSSICI CONTINUA LA BATTAGLIA DEL SINDACO CARLOMAGNO

CERCHIARA – Continua senza sosta la battaglia etica ed istituzionale del primo cittadino di Cerchiara di Calabria, dott. Antonio Carlomagno, per la Salvaguardia della Salute dei suoi cittadini e la rimozione definitiva della Ferrite di Zinco dal S.I.N ubicato nel suo territorio. Le ferriti di zinco, tormento da più di dieci anni di un’intera pianura, quella di Sibari. Dell’annosa vicenda se n’è tornato a discutere venerdì presso la delegazione municipale del piccolo centro ionico. L’incontro promosso dal comitato cittadino per la difesa della salute pubblica è servito per fare un po’ di chiarezza sull’intricata vicenda della bonifica dei siti. I dubbi tuttavia restano, il piano di caratterizzazione, ovvero gli studi propedeutici dei siti per la bonifica, ha assicurato il Sindaco di Cassano allo Ionio Gianluca Gallo, insieme al collega di Cerchiara Antonio Carlomagno, all’assessore provinciale all’Ambiente Ferdinando Aiello ed al presidente della commissione provinciale all’ambiente Mario Melfi, partiranno il prossimo 8 febbario. La Eco.Ge, ditta individuata dai Comuni quale aggiudicataria delle eventuali operazioni di bonifica, ha subappaltato la realizzazione di questo studio ad un’altra ditta, la “Ambiente S. c. di Carrara. Il tutto per un importo di ben 257.700 euro. Ma l’assessore provinciale Aiello ha avvertito: “ La caratterizzazione non equivale alla bonifica, questa è solo uno studio per prendere tempo”. Oramai s’è capito che il tutto ruota attorno alla discarica che la Syndial, società chiamata a rispondere dei fatti e misfatti dell’ex Pertusola sud, vorrebbe impiantare a Giammiglione, nel crotonese. Discarica che però deve avere necessariamente il nullaosta della Regione Calabria, che secondo, non arriverà mai perché la Regione è contraria al progetto. Per poter allora proseguire con l’iter progettuale di bonifica predisposto dai Comuni interessati ed utilizzare i 4,5 milioni di euro stanziati nell’ambito dell’Apq di qualche anno fa, è necessario che la stessa Regione metta il proprio parere negativo nero su bianco e lo faccia pervenire a Syndial e Ministero, cosa che ad oggi nonostante i molti mesi passati non ha ancora fatto. Un iter alquanto complesso ed ad oggi una sola certezza le ferriti faranno compagnia ai residenti ancora per qualche tempo. Secondo una prima stima, se effettivamente le cose dovessero andare per il verso giusto il piano di caratterizzazione potrebbe essere approvato non prima di fine maggio e poi pensare alla bonifica. Intanto i tumori aumentano, ora tra i soggetti più colpiti gli under 30, in buona pace di chi a Francavilla dice che tutto è nella media. Non la pensano così i membri del comitato cittadino per la salute pubblica di Sibari e Cerchiara, pronti alla mobilitazione pur di impedire che il killer silenzioso, chiamato ferriti di zinco, continui a mietere vittime. Anche perché a qualcuno è sfuggito che nei siti contaminati qualche tempo addietro periti nominati dal Tribunale di Castrovillari hanno riscontrato nelle colture, valori pazzeschi di nichel, piombo, propri delle ferriti. Sostanze certamente che non fanno bene alla salute. C’è chi chiede di non fare allarmismo ma c’è anche chi chiede di poter vivere serenamente nella terra in cui è nato e le ferriti sicuramente non lo consentono.

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