Queste immagini non vogliamo mai più vederle nella nostra Cariati.

Sono queste delle immagini che non vorremo mai più vedere a Cariati. Siamo o non siamo una comunità civile che vuole essere a servizio dei più deboli? Ebbene l’incresciosa vicenda va avanti da qualche settimana sul lungomare, a poca distanza dalla Chiesa di Santa Rita. Una mamma deve trascinare quotidianamente l’ausilio su cui siede la figlia disabile, o farsi aiutare da qualche buon uomo, lungo l’intera spiaggia pur di portare la giovane in riva al mare. Non esiste una pedana di legno che faciliterebbe il percorso e renderebbe tutto molto più semplice. Sembra che l’anno scorso il passaggio preferenziale fu realizzato, grazie ad un benefattore privato. Come redazione di cariatiNet.it abbiamo l’obbligo di fare informazione, ma in questo caso specifico sentiamo forte il dovere morale ed etico di trasferire a chi compete un doveroso senso di umanità. Il desiderio, che speriamo non resti vano, è che la nostra Amministrazione comunale colga il messaggio e intervenga con immediatezza. Auspichiamo, quindi, un pronto intervento risolutivo a tutela della giovane disabile. Del resto, con rammarico non possiamo che costatare che siamo parecchio lontani da quello che potrebbe essere un progetto su cui lavorare: il “Mare per Tutti”. L’abbattimento di molte delle barriere che rendono complicata la fruizione della risorsa mare.

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