PALDINO (M5S): chiedere di eliminare il reddito di cittadinanza è da farabutti!

Mi chiedo quale possa essere lo strumento sostitutivo del reddito di cittadinanza in grado di dare sostegno economico alle famiglie che si trovano in difficoltà economica. E quelli che votarono nel 2019 per questa Legge promossa dal Movimento 5 Stelle – Fratelli d’Italia e Lega – oggi chiedono la sua abolizione, senza dare seguito all’impegno preso con il loro elettorato.

E’ acclarato che il Reddito di Cittadinanza (RdC) si è dimostrato un’efficace misura di sostegno alle fasce più povere della popolazione, anche se è necessario attuare la cosiddetta fase 2, ovvero la riforma dei Centri per l’impiego, comunque già in corso, che dovranno far sì che esso diventi un strumento di attivazione del mercato del lavoro.

Sono circa 1,4 milioni le famiglie beneficiarie dell’RdC concentrate soprattutto al Sud dove è noto il gap reddituale con le altre regioni italiane (i dati delle tabelle sono elaborati da fonte INPS con software “Datawrapper”, licenza Common, aggiornati ad agosto 2021).

Quale contesto per la Calabria?

La politica regionale di centro-destra ha toppato!

La mancata o parziale attivazione dei Centri per l’impiego calabresi ha un solo responsabile: l’amministrazione regionale in quanto organo di competenza e gestione. Il centro-destra ha fallito non rispettando l’impegno preso a livello di Governo centrale. Forse perché si tratta di una Legge a forte marchio M5S e, quindi, è stato meglio andare per inerzia, lasciare che tutto scorresse lungo il fiume dell’ignavia, senza pensare ai bisogni reali delle famiglie calabresi.

Nelle province della Calabria le persone beneficiarie dell’RdC sono il 9,5% della popolazione a Cosenza, il 14,4% a Crotone, il 9,6% a Catanzaro, l’8,2% a Vibo Valentia, il 10,2% a Reggio Calabria, per un totale di 193.403 individui. Cosa diranno ai loro cari queste persone qualora non potessero più percepire il reddito di cittadinanza? E quale sarebbe il costo sociale?

Per fortuna le Procure funzionano…

E’ proprio del 7 settembre u.s. l’ultima clamorosa indagine che smaschera ben 700 furbetti del reddito di cittadinanza. Se da un lato l’Amministrazione regionale langue nella valorizzazione dell’RdC, per fortuna le Procure con le Forze dell’Ordine lavorano efficacemente nel combattere coloro che godono ingiustamente del beneficio, garantendo giustizia e rispetto delle norme vigenti.

Un’idea così innovativa – diventata “diritto” – non può essere soppressa!

Secondo un rapporto della Corte dei Conti, pubblicato lo scorso febbraio 2021, sono 1,05 milioni su 1,6 le persone che hanno firmato il Patto per il lavoro: nella statistica dei ‘non-firmatari’ alcune categorie di beneficiari che non hanno il vincolo a cercare un’occupazione, come i disabili e i pensionati.

Per questo ritengo fondamentale il mio impegno al Consiglio Regionale nel promuovere e valorizzare la Legge del reddito di cittadinanza, concentrandomi sulla riforma dei Centri per l’impiego della Calabria, in maniera tale da renderli efficienti centri di attivazione del mercato del lavoro.

Obiettivo? Rendere l’RdC una risorsa per il sociale e per le attività produttive da applicare con maggiore rigore e controllo, in maniera tale che si trasformi in servizi per i cittadini e le imprese e contribuisca alla valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale e ambientale.

Gianluca Paldino

Candidato al Consiglio Regionale della Calabria

per il Movimento 5 Stelle

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