NILO ARCUDI: Sento il dovere di esprimere alcune considerazioni sincere e disinteressate

PER CARIATI

Tornare a Cariati per chi vive lontano per motivi di studio, lavorativi o famigliari è ogni volta una emozione indescrivibile. Ritrovare il mare mentre ci si approssima a Cariati poi, man mano che ci si avvicina, avvistare San Leo, San Cataldo e poi il Lungomare fa riemergere subito emozioni e sensazioni della propria gioventù e della propria storia personale e famigliare. Rivedere di nuovo le straordinarie bellezze che si sono lasciate, il mare meraviglioso che si unisce eccezionalmente ad un centro storico così unico, permette di cogliere immediatamente una identità irripetibile che non ha assolutamente nulla di meno delle più rinomate realtà turistiche del nostro paese, magari celebrate in tutto il mondo.

Per me, per noi che non viviamo a Cariati si aggiunge a tutto questo incredibile patrimonio la possibilità di ritrovare famigliari, amici, compagni di scuola con cui rivivere immediatamente l’antica e mai persa consuetudine ed amicizia. E poi c’è la straordinaria capacità di accoglienza ed ospitalità che i Cariatesi hanno da sempre e che quotidianamente dimostrano a tutti coloro che vengono in paese.

Cariati è un luogo unico e straordinario e dobbiamo esserne orgogliosi, i Cariatesi che vivono fuori ma anche e forse soprattutto i Cariatesi che vivono sul posto. Senza mai dimenticarlo.

Tante volte amici, soggetti politici e sociali, giornalisti mi hanno chiesto di esprimere mie riflessioni o pensieri su Cariati. Non l’ho mai fatto per la necessaria neutralità dovuta al ruolo pubblico che ricopro ed all’impegno che anche la mia famiglia ha avuto ed ha nel confronto politico e sociale di Cariati. Questa volta mi sento in dovere di esprimere, da cittadino, con totale umiltà e davvero senza interesse personale di alcun tipo (vivendo altrove la mia vita famigliare, lavorativa e politica), alcune considerazioni perché credo, sinceramente e disinteressatamente, che chi ama Cariati abbia in questo momento il dovere morale di farlo.

Le condizioni in cui ho trovato Cariati, in questo periodo estivo, sono inaccettabili ed inammissibili, la nostra amata e bellissima città non può trasformarsi in una discarica a cielo aperto. Disservizi così grandi su beni primari per i cittadini (Gestione Rifiuti, Servizio Idrico, Decoro Urbano, Sanità …) a cui si affianca un comune in dissesto finanziario non sono più tollerabili, perché Cariati non è un comune del terzo mondo ed i cariatesi ed i turisti che arrivano non sono cittadini di serie c.

Credo che non sia utile ora andare alla ricerca delle responsabilità di singoli, ma esse, pur con diversi gradi di responsabilità, sono certamente ripartite e diffuse nella classe politica cariatese dato il chiaro ed evidente deterioramento delle condizioni di Cariati negli ultimi 15 anni. A questo evidente arretramento della qualità della vita non è estraneo il clima politico e sociale che porta ormai costantemente ad una violenta e continua contrapposizione che spinge, inevitabilmente, a dedicare troppe inutili energie al conflitto politico e personale, sottraendole all’azione amministrativa ed alla risoluzione dei problemi.

Cariati è in una situazione drammatica ed è il momento per tutti di mettere l’amore per Cariati (se non è solo una finta frase retorica) prima di ogni altra valutazione e di condividere un periodo di tregua nello scontro politico e personale per dare davvero la priorità a Cariati ed ai bisogni dei cittadini. Una fase di neutralità temporanea è necessaria, non annullando, ma rinviando il legittimo scontro politico ad un periodo futuro in cui, speriamo, i drammatici problemi strutturali che Cariati vive siano superati. È il tempo per tutti di dedicare il proprio impegno e la propria passione a Cariati ed alla soluzione dei problemi, lasciando da parte personalismi e rancori.

Come metodo di lavoro credo sia necessario mettere in campo una strategia di programmazione delle scelte che anticipi i problemi e eviti di dover affrontare continue situazioni di emergenza, che ormai sono divenute, purtroppo, situazioni di normalità. Programmare pertanto una azione amministrativa che affronti subito con totale determinazione alcune fondamentali priorità.

Immediatamente superare la drammatica emergenza dei rifiuti, garantire la fornitura senza interruzioni ed in tutto il territorio del servizio idrico, affrontare la questione della riapertura dell’ospedale. E poi politiche di bilancio ordinate ed in equilibrio per gestire e superare con responsabilità la fase del dissesto; riorganizzazione degli uffici comunali inserendo una struttura che sappia progettare e raccogliere finanziamenti regionali, nazionali ed europei; manutenzione e cura costante del territorio con politiche di decoro urbano (taglio dell’erba, sistemazione della segnaletica orizzontale e verticale, segnaletica turistica, cancellazione di scritte e graffiti selvaggi); politiche sociali a sostegno dei soggetti e delle famiglie che vivono in condizioni di fragilità economica e sociale; programmazione turistica e culturale da fare da settembre e non a giugno, coinvolgendo tutti gli operatori turistici e culturali e le associazioni di categoria; azioni concrete per attrarre investimenti economici e per far ritornare i cariatesi che vivono fuori con sostegni e politiche mirate, anche di detassazione fiscale; incentivi per recupero e sviluppo delle attività artigianali legate alla storia ed all’identità di Cariati (soprattutto nel centro storico e sul lungomare); azioni mirate per il recupero del patrimonio edilizio pubblico e privato non completato; recupero e riorganizzazione dell’Impiantistica sportiva a partire dal campo sportivo; favorire la partecipazione concreta dei cittadini attraverso il sostegno ad associazioni dei vari quartieri con cui, in collaborazione con l’amministrazione comunale, prendersi cura del proprio territorio.

Ovviamente per poter realizzare questi obiettivi è preliminare e necessario un confronto costante e rigoroso con il governo e la regione, per poter ottenere le dovute risorse che non sono, come percepito ora, elargizioni o elemosine calate dall’alto, ma sostegni a cui Cariati ed i cariatesi hanno diritto.

Vivremo nei prossimi anni un momento decisivo per tutti i comuni del nostro paese, che devono sapere cogliere la grande sfida dei prossimi decenni, la ripartizione e l’implementazione del Pnrr, la capacità di attrarre e spendere tali risorse può essere una decisiva opportunità di svolta e di cambiamento o un ulteriore occasione sprecata. Per superare i drammatici problemi che Cariati, purtroppo vive e per cogliere l’opportunità del Pnrr però c’è bisogno di una fase nuova, di una amministrazione di “Unità Cittadina” che metta insieme tutte le energie e le risorse migliori e superi gli storici conflitti e gli scontri decennali che Cariati sta fortemente pagando.

E c’è bisogno della forza, dell’energia, della passione delle Cariatesi e dei Cariatesi che devono essere i protagonisti di una nuova Cariati, non rassegnandosi alla situazione attuale ma credendo nella possibilità di una nuova stagione di sviluppo, crescita e coesione sociale.

È questo il momento di farlo per il bene di Cariati e per il suo futuro.

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