MIGLIAIA DI PERSONE A VILLA SAN GIOVANNI PER LA MANIFESTAZIONE NO PONTE

Villa San Giovanni (RC)

Antonio Loiacono

Villa San Giovanni è stata, ieri 17 maggio, teatro di una massiccia manifestazione contro la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Diverse migliaia di persone si sono riunite per esprimere il loro dissenso nei confronti di un’opera che considerano inutile e dannosa per il territorio.

Decine di associazioni, movimenti e comitati hanno promosso la protesta, che ha visto il corteo muoversi da piazza Valsesia. Bandiere, striscioni, tamburi e cartelli hanno colorato le strade di Villa San Giovanni, portando un messaggio chiaro e determinato contro la realizzazione del ponte.

Numerosi i leader politici, sindacali e istituzionali presenti alla manifestazione. Tra i più noti, Angelo Bonelli di Europa Verde, l’ex parlamentare e attuale candidato al Parlamento europeo con il PD Sandro Ruotolo, e l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano per Alleanza Verdi-Sinistra Italiana. Presente anche Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, insieme a Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni, e l’ex sindaco di Messina e ambientalista Renato Accorinti. Atteso anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Il Movimento Cinque Stelle ha partecipato in massa, con la parlamentare Laura Orrico e l’ex presidente dell’INPS e candidato al Parlamento europeo Pasquale Tridico. La delegazione della CGIL era altrettanto numerosa, con il segretario generale calabrese Angelo Sposato e Pino Gesmundo della segreteria nazionale, accompagnati da gruppi provenienti anche da Messina e da altri centri dell’isola.

Tra i manifestanti si distinguevano i residenti di Punta Faro in Sicilia e di Cannitello a Villa San Giovanni, le aree destinate all’esproprio per la costruzione del ponte. Nonostante le promesse di incentivi e generosi risarcimenti, questi abitanti temono che il loro territorio possa essere irrimediabilmente devastato dai lavori.

Le prime dichiarazioni ufficiali dei partecipanti sottolineano una forte critica alla gestione dei fondi pubblici. “Gli unici soldi per il Ponte sullo Stretto sono quelli sottratti al Fondo di Coesione di Calabria e Sicilia”, ha dichiarato Gesmundo. “Sprecano risorse per un’opera assolutamente inutile ed il Governo toglie risorse, non pensa ai giovani del Mezzogiorno, a creare buona occupazione, o per venire incontro ai lavoratori che si trovano in condizione di povertà”.

La manifestazione di ieri ha trasmesso un segnale forte e chiaro al Governo: i cittadini di Calabria e Sicilia non accettano passivamente decisioni che ritengono dannose per il loro futuro e per il loro territorio!

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