messaggio per la Quaresima, che inizia domani mercoledì delle ceneri, dell’arcivescovo di Rossano-Cariati S.E.mons. Santo Marcianò

Carissimi fratelli e sorelle, a volte, nella Sacra Scrittura, Dio rivolge questa Parola al suo popolo: Fermatevi! La Quaresima ripropone questo invito, ci fa urgere dentro questo comando. Fa intravedere, in questa Parola del Signore, una strada necessaria che prepara la Pasqua e ci prepara ad essa. Ma c’è ancora tempo per prepararsi, nellepoca della fretta? C’è ancora tempo per fermarsi? Fermatevi, dice Dio! Fermatevi a guardare le cose grandi che il Signore fa (cfr 1 Sam 12,16). l’invito a guardare Dio: alla contemplazione, alla preghiera, al silenzio. linvito a guardare le cose di Dio: alla gratitudine per quanto ci donato nella nostra vita, a partire dal dono della vita. linvito a riconsiderare ogni cosa come dono del quale dobbiamo rendere conto a Dio, dal quale ogni dono proviene. Impregnati di edonismo e di soggettivismo come siamo, vive in noi la tentazione di dare tutto per scontato, tutto per dovuto. Di considerarci, alla fine, artefici di ogni cosa, mentre ogni cosa viene dal Padre, e, tra laltro, di volere sempre pi in ogni cosa. Diventiamo insaziabili. Ecco allora il digiuno, che ci fa fermare e vivere come se non avessimo nulla, neppure il pane per sfamarci, e capire cos che solo la mano di Dio pu veramente e provvidenzialmente saziarci. linvito a guardare il fratello: a prestare attenzione, come ci ricorda il Papa nel suo Messaggio di Quaresima, ai bisogni materiali degli altri, che sono tanti, ma anche ai bisogni spirituali, che contraddistinguono la natura umana. Ecco allora lelemosina; ma ecco anche la correzione fraterna, la cura per la salvezza del prossimo. In una parola, ecco che riscopriamo come laltro, la persona umana, colui che mio fratello, sia il dono pi prezioso da riscoprire e, dice ancora Benedetto XVI, da custodire. Fermatevi ad interrogarlo sulla strada da prendere (Cfr. Ger 6,16) linvito alla revisione di vita: una pratica dimenticata, tanto nellesame di coscienza quotidiano quanto nellatteggiamento del cuore. Siamo convinti di bastare a noi stessi, non solo per i doni che non riconosciamo ma anche per i criteri di verit che ci diamo in modo autonomo. linvito al discernimento: fermatevi, dice Dio, e guardate i sentieri del passato. Fermatevi perch la strada sulla quale camminate pu avere deviato il percorso che vi conduceva a Me. Fermatevi e lasciatevi indicare la verit. linvito allincontro sacramentale: fermatevi e trovate spazio per riconciliarvi come Me, per ritornare a Me. Per riaccostarvi al sacramento della Riconciliazione e per ricominciare a camminare in una via nuova, in una vita nuova. Fermatevi e riconoscete che il Signore Dio (cfr Salmo 46) linvito a lasciarsi educare da Dio. Egli educa sempre il suo popolo e il tempo liturgico, nella Chiesa, una pedagogia. Il tempo ci educa, con il suo scorrere ma anche con il suo assumere significati diversi. Il tempo scorre, noi non possiamo fermarlo: ma possiamo fermarci. E, cos, possiamo cambiare il tempo, cambiare la storia umana. linvito a pensare a Dio: la Quaresima tempo per lasciarsi educare a vivere la storia, a cambiare la storia, ma soprattutto per fermarsi a vedere Dio come il Signore della storia umana. linvito alla Pasqua: bisogna fermarsi per capire che la storia umana va verso la Pasqua, che ogni cosa, anche il dolore pi inspiegabile e le strade senza uscita, va verso il mistero della Risurrezione. Quaresima per fermarsi a pensare alleternit. Quaresima per chi vive e vivr la Pasqua. E allora fermati, o uomo! Fermati davanti alla gioia, per riconoscere che tutti i doni sono da Dio. Fermati davanti al peccato, per consegnarlo con umilt al Signore e rivivere. Fermati davanti al dolore, perch esso non avr mai lultima parola. Fermati davanti alla fretta, perch quella storia di cui Dio Signore ti contiene e non pu fare a meno di te. Fermati perch quella storia, questa storia, la storia di un Amore sofferente e Risorto: di un amore Eterno, che ti vuole da sempre e, per sempre, non pu fare a meno di te. Buona Quaresima! Il tuo vescovo Rossano, 18 febbraio 2011 ƒÈ Santo Marcian

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