PURIFICARE E ALLEGGERIRE Messaggio dellArcivescovo per lAvvento 2011 «Alla beata Madre Teresa fu richiesto una volta di dire quale fosse, secondo lei, la prima cosa da cambiare nella Chiesa. La sua risposta fu: Lei ed io!». In un suo recente Discorso ai cattolici di Germania (25 settembre 2011), Benedetto XVI ha riportato questo episodio che, come egli stesso afferma, «rende evidenti due cose»: da una parte, le parole della religiosa spiegano che «la Chiesa non sono soltanto gli altri, non solo la gerarchia, il papa e i vescovi: Chiesa siamo tutti noi, i battezzati». Daltra parte, però, appare evidente che, per la Chiesa, «esiste un bisogno di cambiamento. Ogni cristiano e la comunità dei credenti nel suo insieme sono chiamati a una continua conversione». È una riflessione che ci interroga e interpella, come singoli e come comunità, alle soglie del Mistero dellAvvento e mentre inizia la Visita Pastorale alla vicaria di Rossano, ultimo tratto della mia prima Visita Pastorale alla diocesi. Ma in cosa consiste questo cambiamento? Il Papa ci offre due semplici piste, preziose e provocanti: purificare e alleggerire! «Purificazione e riforma interiore» sono necessarie per fuggire dalla tentazione sempre presente di «una Chiesa soddisfatta di se stessa, che si accomoda in questo mondo», che «è autosufficiente e si adatta ai criteri del mondo»; ed è questa purificazione, questo distacco dalla secolarizzazione, il presupposto di quel «coraggioso alleggerimento» che fa sì che la Chiesa, «liberata dai fardelli e dai privilegi materiali e politici», possa «nuovamente vivere con più scioltezza la sua chiamata al ministero delladorazione di Dio e al servizio del prossimo». Sì: cè bisogno di un cambiamento! Lo avvertiamo come Chiesa, lo avvertiamo come comunità civile… Nessun cambiamento, però, sarà possibile se non passando per le nostre vite. Ecco, allora: purificare e alleggerire. Per entrare nel cammino dellAvvento e per verificare il cammino della nostra Chiesa mentre la Visita Pastorale sta per concludersi. Purificare la fede delle nostre comunità ecclesiali da ciò che non è Dio, dai «criteri del mondo»; alleggerirla dalla «ricchezza terrena», da «ciò che vi è di mondano». Questa è la Chiesa che serve al mondo e che può servire il mondo, sempre e solo a partire dallAdorazione di Dio. Perché solo nel distacco da ciò che è propriamente mondano risuona, per il mondo stesso, la forza di una speranza che è oltre il mondo e che si estende a tutti gli uomini, soprattutto ai poveri e ai sofferenti: a coloro, cioè, che sembrano dimenticati proprio dal mondo. Purificare e alleggerire: è cambiamento necessario, è il cambiamento che il Signore ci chiede. Ed è loccasione di cambiamento che questo Avvento ancora offre alla nostra Chiesa e a ciascuno di noi. Purificare le nostre vite dai criteri del mondo, da quella secolarizzazione che ci porta a riporre le speranze e le attese nelle logiche terrene. E, per fare questo, alleggerirle dalla ricerca di quei privilegi e di quelle ricchezze propriamente terrene che finiscono per ingabbiarci ed assorbirci, diminuendo il desiderio di Dio e sottraendo il nostro sguardo allo Sguardo del Signore. Purificare e alleggerire: è un programma di vita che non può che aiutarci a camminare nella pace, pure in questo tempo in cui la crisi economica sembra avere uno straordinario potere di destabilizzazione non solo finanziaria ma addirittura interiore anche in chi, come noi, è chiamato ad affidarsi serenamente alla ricchezza fedele della Provvidenza di Dio. Purificare e alleggerire, dunque: per ritrovare la ricchezza di quella carità che si fa condivisione e sobrietà e per ritrovare il volto giovane di una Chiesa che non si accomoda e non si accontenta ma, ancora una volta, converte il suo sguardo e il suo cuore e li rivolge verso il Bambino: Lui, nascendo, ci chiederà e ci donerà «la semplicità di un grande amore che, nel mondo, è insieme la cosa più facile e più difficile, perché esige nulla di più e nulla di meno che il donare se stessi». Buon Avvento! Rossano, 27 novembre 2011 Santo Marcianò 3971
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