
È noto a tutti da anni l’emergenza dell’insabbiamento dell’imboccatura del porto di Cariati che ha ormai creato una vera e propria penisola di sabbia.
Da ieri, l’inevitabile: pescherecci intrappolati, lavoratori fermi, famiglie disperate.
E allora: se le istituzioni locali non sono in grado di difendere una struttura che rappresenta il sacrificio e l’amore di un intero paese, lo si dica.
Perché se si continua a mortificare un’intera categoria, a procedere con interventi tampone, a pagare non sarà solo la marineria ma anche tutti gli imprenditori che fanno del mare orgoglio e vanto di un intero paese.
I pescatori e i cariatesi tutti non meritano le continue prese in giro, le troppe parole e i finti proclami di chi ha costruito, attraverso promesse puntualmente disattese, il proprio consenso elettorale.
Ieri mattina sono stata al fianco dei pescatori in una “riunione” improvvisata, così come ero con loro al sit-in di ieri pomeriggio. Li ho ascoltati, come sempre fatto in questi anni e sono pronti a qualsiasi protesta e gesto forte.
Da consigliere, da cariatese, sarò al loro fianco.
Perché il sacrificio di una vita e il futuro dei propri figli va difeso in tutti i modi e in tutte le sedi.
Maria Crescente
Cariati In Movimento
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