■Antonio Loiacono
Il Movimento 5 Stelle (M5S) sta attraversando una fase di profonda riflessione e trasformazione. Nonostante il suo storico fondatore, Beppe Grillo, continui a giocare un ruolo di rilievo, il Movimento si sta impegnando a ridefinire la propria identità ed il proprio percorso politico attraverso un processo partecipativo aperto ai suoi membri ed alla cittadinanza. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha recentemente delineato le linee guida di questo cambiamento in un’intervista, sottolineando l’importanza di coinvolgere direttamente i cittadini in ogni fase del processo decisionale.
Conte ha annunciato un innovativo processo partecipativo che si svolgerà in tre fasi distinte. La prima fase prevede che i cittadini, sia iscritti che non iscritti al Movimento, possano inviare le loro proposte e suggerimenti per eventuali modifiche al regolamento interno. Successivamente, 300 delegati, selezionati a sorte tra gli iscritti per garantire una rappresentanza diversificata, analizzeranno e approfondiranno queste proposte con l’aiuto di mediatori imparziali. Infine, tutte le proposte verranno messe ai voti in un’assemblea di due giorni a cui parteciperanno sia gli iscritti che gli eletti del M5S.
Questo approccio rappresenta un significativo passo avanti rispetto alla tradizionale democrazia diretta praticata dal Movimento. Conte ha sottolineato che per coinvolgere davvero i cittadini, non basta più chiamarli a votare su questioni già predisposte, ma è necessario coinvolgerli anche nella fase di proposta e discussione.
Uno dei temi più dibattuti all’interno del Movimento è la possibile adozione di un nuovo nome. Anche in questo caso, Conte ha chiarito che la decisione spetterà alla comunità del M5S, senza interferenze da parte della leadership attuale. “Non ci sarà alcuna intermediazione politica da parte mia e dell’attuale vertice politico,” ha dichiarato, ribadendo la volontà di mantenere il processo di rifondazione libero da condizionamenti esterni.
Un altro argomento controverso è la possibile revoca del tetto ai due mandati, una delle regole fondanti del Movimento. Anche questa questione sarà oggetto di discussione e votazione, sottolineando ancora una volta l’approccio democratico e partecipativo che il M5S intende seguire.
Sul fronte politico, Conte ha delineato l’obiettivo del M5S: quello di porsi come forza centrale nello schieramento progressista, con l’intento di offrire un’alternativa al governo attuale. “Il nostro obiettivo è mandare a casa questo governo disastroso e portare avanti un progetto politico di grande qualità sia per contenuti sia per alleanze,” ha affermato. In questo contesto, il Movimento sta valutando la possibilità di alleanze strategiche, non escludendo una collaborazione con il Partito Democratico (PD) ed altre forze del campo progressista.
Tuttavia, Conte ha espresso riserve sulla politica estera del PD, indicando la necessità di una maggiore chiarezza e coerenza su questioni cruciali. Questo richiamo alla trasparenza ed all’etica pubblica rimane un punto fermo per il M5S, che intende collaborare solo con quei partiti e movimenti che dimostrano di condividere questi principi nei fatti e nei comportamenti.
Mentre continua a mantenere un dialogo aperto con Beppe Grillo, il Movimento si impegna a garantire che le decisioni cruciali vengano prese collettivamente, senza predeterminazioni dall’alto. Con una base di membri e sostenitori attivamente coinvolti. Il M5S (due punto zero!) sta cercando di evolvere ed adattarsi alle nuove sfide politiche, sempre però fedele ai suoi principi fondatori di partecipazione e trasparenza.
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