Lo tsunami di Grillo ha inondato anche la cittadina di Cariati

Lo tsunami di Grillo ha inondato anche la cittadina di Cariati, dove il Movimento Cinque Stelle è diventato il primo Partito, in un desolante panorama di astensionismo, con il 46% degli aventi diritto al voto, che non si è recato a votare. Si sono presentati ai seggi, infatti, solo il 54% di elettori al Senato (3.142 su 5819) e 3623 alla Camera. I “grillini” al Senato sono 705,a poca distanza il PD con 603 e il PDL con 639, mentre a notevole distanza si sono attestati il PSI con 355 e la lista Monti con 323.Ancora più lontani SEL con 96, il MIR con 46 e Rivoluzione civile con 40.Identico trend alla Camera, tranne qualche elemento di maggiore evidenza, dovuto al Centro Democratico che alla Camera ha totalizzato 110 voti, a fronte dei 23 del Senato e al dato elettorale dell’UDC,che ha superato la lista civica di Monti (142 a 131). A mente fredda, il risultato era prevedibile.In un contesto generale di protesta,che a Cariati è stata più marcata,in quanto agli effetti avvertiti di tutto il Sud per la crisi incombente in tutti i settori, si sono aggiunti i motivi localistici, quali la chiusura dell’ospedale “Vittorio Cosentino”, la soppressione dei treni di lunga percorrenza, i rifiuti nei cassonetti e tanti altri grandi e piccoli inconvenienti, attribuiti alla classe dirigente nazionale, regionale e anche locale. Ognuno si è data una motivazione per non andare a votare, o votare contro il sistema dei partiti, dando il suffragio a Grillo, non raccogliendo l’invito a depositare la scheda bianca nell’urna. Sono stati, infatti, appena 180 le schede bianche e nulle.Non si è salvata nessuna delle forze politiche tradizionali dal giudizio negativo degli elettori.Per questo non si sono visti in giro, come nel passato,i vari esponenti di partito a chiedere i voti, prevedendo e temendo la “deblache” e le vibrate proteste e contestazioni della gente. Ciò è dimostrato dal fatto che nella lista di Grillo non c’era nessun candidato locale, né del territorio, ma il Movimento Cinque Stelle è stato visto come l’unico mezzo per farsi sentire in loco e in alte sfere. Regna ovunque un clima di rassegnazione e di silenzio, sintomo proprio del malessere imperante,che la protesta del voto non ha certamente sfogato, alla ricerca di uno spiraglio di luce, che non si intravede da nessuna parte.

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