LO SPOKE CORIGLIANO-ROSSANO RISCHIA DI PERDERE NEFROLOGIA

Allarme di Antoniotti: Ancora dibattiamo sull’ovvia utilità della fusione?

ROSSANO (Cs) – Venerdì, 13 Settembre 2017 – A breve l’ospedale spoke di Corigliano-Rossano potrebbe perdere anche il reparto di Nefrologia. Un’altra eccellenza dell’offerta sanitaria territoriale rischia di essere trasferita a Castrovillari. Ecco cosa hanno prodotto, negli anni, le politiche regionali di Loiero e Scopelliti, oggi reiterate e ratificate da Oliverio. Ed ecco cosa produce la disgregazione di un territorio e tra due Città che insieme, invece, potrebbero rivendicare maggiori diritti per i cittadini dell’intero comprensorio della SIbaritide. Solo un folle può essere contrario alla fusione!

A lanciare l’allarme è il capogruppo consiliare di Rossano Prima di Tutto, Giuseppe Antoniotti, che del paventato ennesimo scippo che starebbe per essere messo in atto ai danni dello Spoke della sibaritide ha informato il Segretario questore del Consiglio regionale On. Giuseppe Graziano, unico riferimento del territorio all’interno del Parlamento calabrese.

Corigliano e Rossano – dice Antoniotti – rischiano di essere, ancora una volta, terreno di facili conquiste. Infatti, mentre noi continuiamo a litigare, in modo folle, sull’ovvia utilità della fusione sarebbe già pronto l’ennesimo scippo ai danni del territorio della Sibaritide. Già, perché non è bastato aver creato una cervellotica rete ospedaliera territoriale, lasciando fuori Trebisacce e accorpando l’ormai svuotato nosocomio di Acri allo spoke Corigliano-Rossano, ora si ipotizzata anche la chiusura del reparto di Nefrologia. Che sarebbe una rapina inpieno stile Lupin dal momento che si attuerebbe non in conformità all’Atto aziendale ma addirittura per accomodare qualche equilibrio di natura clientelare. Spero di essere smentito, anche se la lenta dismissione di uno dei reparti fiore all’occhiello dello Spoke Coriglano-Rossano, lascia presagire il peggio. Basta farsi un giro all’interno dell’Unità operativa per accorgersi che molte delle prestazioni e dei servizi finora offerti dal reparto non vengono più erogati in loco, bensì effettuati a Castrovillari. Tutto questo, sacrificando e disperdendo il lavoro egregio compiuto negli ultimi due decenni dall’equipe diretta dal primario Teresa Cicchetti.

Lancio un appello, pertanto – aggiunge il capogruppo di RpT – al nostro consigliere regionale di riferimento, On. Giuseppe Graziano, affinché, seppur dai banchi dell’opposizione, sollevi in modo deciso questo ennesimo problema in seno all’Assemblea e chieda spiegazioni e rassicurazioni al Governo Oliverio. Per quanto mi riguarda, già a partire dalle prossime ore, insieme ai colleghi consiglieri della minoranza – ovviamente insieme a quelli che non sono complici delle attuali condizioni della sanità della Sibaritide ridotta ad uno stato comatoso dal governo Scopelliti – avvieremo una serie di iniziative di protesta per evitare l’ennesimo scippo.Augurandoci che sia l’ultima battaglia contro il depauperamento dei servizi in questo territorio – concludeAntoniotti – dal momento che con l’attuazione del processo di fusione una Città di quasi 100mila abitanti dovrà per forza di cose vedersi riconosciuti tutti i suoi diritti.

 

 

 

 

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