
La polemica sulla questione dei rifiuti corre sul web e coinvolge cittadini, associazioni e amministratori locali. Fra i più loquaci segnaliamo il sindaco di Mandatoriccio, Angelo Donnici, il quale rammenta che quello della spazzatura è un problema che investe tutta la Calabria. Sostenere il contrario, significa essere in malafede. Le colpe sono di un sistema regionale del tutto assente nella fase di programmazione e dell’inutilità dell’Ufficio del Commissario Governativo. Eppure la Calabria produce annualmente poco più di 915mila tonnellate di rifiuti solidi urbani ed in passato ha avuto tanti soldi: basti solo pensare che l’Ufficio del Commissario delegato a gestire l’emergenza, solo dal 1998 al 2006, ha gestito circa 700 milioni di euro. Difesa dufficio: Il Comune di Mandatoriccio è l’unico che nel mese di maggio 2012 ha votato all’unanimità la richiesta di chiusura dell’ Ufficio del Commissario: chi vuole fare politica, prima di dire stupidaggini ha il dovere di conoscere gli atti ed i comportamenti amministrativi. Quando il sindaci e le associazioni parlano di rifiuti a qualcuno viene subito l’orticaria- Il qualcuno è subito identificato: è lex responsabile esterno della comunicazione istituzionale proprio di Mandatoriccio, lo smemorato Lenin Montesanto, il quale, sostiene Donnici, dovrebbe quindi essere testimone di quanto sto dicendo. La riflessione: Quanta è strana la vita quando si cambia bandiera. E quanto deve essere strano sostenere tutto il contrario di ciò che si è sostenuto per anni e fino a poche settimane fa e che adesso è reo di impartire lezioni a destra e manca su quello che i sindaci devono o non devono fare in materia di rifiuti. Ed Ed eccolo, il colpevole, replicare immediatamente: Caro sindaco, con tutto il rispetto che preservo per le cose che pensi e dici e per la tua persona, mi chiedo: Quanta importanza vuoi o pensi che abbia o possa avere il ripetere che Mandatoriccio è l’unico Comune che ha deliberato “contro” il commissario? ? una soluzione messa in atto in loco o una via utile, strategica ed esemplare? Ma di cosa stiamo parlando se non del nulla? Conosco sindaci che nel 2007 sono usciti, senza se e senza ma, dal sistema fallimentare della società miste; che hanno pensato a fare davvero la differenziata e non a regalare posti di lavoro clientelari nel settore rifiuti. Conosco sindaci che hanno anticipato l’emergenza di oggi e che anche oggi, alle lagne ed alle delibere sul nulla, sanno preferire concrete alternative, praticandole nei fatti e dimostrando esempi diversi di gestione autonoma della risorsa rifiuti. A questi sindaci la Calabria può guardare con più attenzione, perché fanno e non annunciano o protestano per ruolo teatrale. Le Lampare, della Rete difesa del territorio, ribadiscono: Lunica soluzione seria è Rifiuti Zero. Chi vuole promuovere la positività della sua terra dovrebbe mettere in lustro come dei cittadini europei calabresi dal basso siano riusciti a creare un tumulto positivo che sta coinvolgendo delle istituzioni e sta dando forza a certe istanze. Il giochino di provare a mettere contro i sindaci non è riuscito tempo fa e non può certo riuscire oggi. Chi, come sindaco di Saracena Gagliardi è in pratica uscito con la sua comunità dal sistema regionale forzando alcune logiche e regole, ha fatto bene. Di certo non possono farlo tutti. Quindi bisogna cambiare il sistema regionale. Le soluzioni possono nascere e essere utili solo con la concertazione tra comunità e istituzioni; così si esce dalla crisi in modo democratico civile e sostenibile. Magari se poi gli impianti pubblici affidati alle ditte private che ci fanno soldi funzionassero. si potrebbe, intanto, diminuire già da subito l’emergenza. Ma questo sembra il gioco delle tre carte.
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