La giovane Ghoncheh Ghavami, in isolamento per ben 41 giorni, per aver assistito lo scorso 20 giugno all’incontro di volley Iran-Italia

Il mondo intero non può non farsi sentire, apprendendo dell’episodio che ha visto coinvolta la giovane Ghoncheh Ghavami, con la doppia cittadinanza iraniana e britannica, a seguito del suo arresto per aver assistito lo scorso 20 giugno all’incontro di volley Iran-Italia, non rispettando il divieto, vigente nel paese dal 1979, per le donne di assistere a eventi sportivi. Il motivo é legato alla protezione delle donne e della morale sociale. Al contrario, é permesso alle stesse, e non agli uomini, di partecipare a eventi sportivi che hanno come protagoniste le sole atlete. Dopo diverse settimane la notizia é trapelata dalla Repubblica islamica, perché la famiglia di una delle ragazze arrestate, Ghoncheh Ghavami, ha deciso di uscire allo scoperto, provando ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sul caso. E bene ha fatto, per la gravità della vicenda e per il fatto che la ragazza é stata tenuta in isolamento per ben 41 giorni, durante i quali il suo legale non ha potuto incontrarla né verificare la documentazione a corredo dell’arresto. Ancora non si comprende il capo d’accusa nei confronti della giovane che studia giurisprudenza a Londra e che si trovava in Iran per due mesi ad insegnare a leggere ai bambini di strada. La lotta delle donne iraniane per assistere ad eventi sportivi va avanti da molti anni. Purtroppo, non si sono raggiunti i risultati sperati. Permane il triste divieto, cui é stato dedicato anche un film “Offside” del famoso regista dissidente Jafar Panahi. E’ arrivato il momento, quindi, che il mondo si faccia sentire nei confronti di un divieto che non ha motivo più di esistere e che crea non poche complicazioni alle donne iraniane. Non lasciamo sola la giovane Ghoncheh e la sua famiglia, la vicenda sta prendendo una brutta piega e potrebbe avere anche risvolti poco rassicuranti.

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