La Dirigente dell’IC di Cariati: Chiacchiere inutili.

In questi giorni l’Istituto Comprensivo è stato investito da una ondata di chiacchiere perfettamente inutili ed improduttive.

Sono state manipolate informazioni riservate ancora non ufficiali nè confermate, intervenute tra la Dirigenza scolastica dell’IC ed il Sindaco, senza alcun rispetto per le Istituzioni e coloro che le rappresentano.

Si sono fomentate discussioni, congetture, proteste sterili e senza alcuna utilità, se non quella di suscitare preoccupazione nella cittadinanza.

Alcuni genitori (non tutti per fortuna) hanno dimenticato che l’Istituto comprensivo è una scuola statale, ossia una scuola pubblica, ed hanno pensato di poterne disporre, parlare, deciderne le sorti come fosse “cosa loro”, esternando questo forte sentimento di appropriazione della cosa comune, sentita come propria.

Buona parte della cittadinanza ha dimenticato che la scuola di Cariati ha una sua amministrazione ed una sua dirigenza. A nessuno è venuto in mente di chiedere al Dirigente scolastico se le voci che circolavano fossero fondate oppure fino a che punto lo fossero.

Sarebbe bastato porre una semplice domanda al Dirigente scolastico per appianare dubbi ed allarmismi.

Coloro che hanno montato ad arte questo teatrino ingiustificato della “scuola che stava per chiudere” hanno giocato sulla creduloneria dei cittadini, sapendo che, invece di chiedere spiegazioni alle Istituzioni, avrebbero creduto a quanto gli veniva detto.

Francamente… è difficile comprendere perchè non ci si fidi delle Istituzioni, soprattutto quando l’Istituzione in questione è il Comprensivo di Cariati, fiore all’occhiello della scuola pubblica e di Cariati stessa.

L’Istituo Comprensivo è una delle poche Amministrazioni che funzionano come un gioiello, in maniera pulita, trasparente. È un’Amministrazione seria, che parla con i fatti e non solo con le parole, che raggiunge risultati, che si distingue tra le altre scuole per l’efficienza e l’efficacia dell’azione formativa.

Non si capisce quindi perchė i più preferiscano affidarsi ai banditori di verità, piuttosto che all’Istituto comprensivo.

Significa che non ci sono ancora le basi per una buona collaborazione tra scuola e territorio, vuol dire che le fondamenta del rapporto di fiducia tra scuola e famiglia sono fragili e crollano subito.

Vorrà dire che la soluzione di questo dualismo sarà uno dei traguardi che il Comprensivo dovrà raggiungere tra i propri obiettivi a breve termine.

I fenomeni improduttivi e dannosi devono essere osservati e analizzati, in modo da costruire una strategia vincente per affrontarli e superarli. Tutto questo vespaio rumoroso e molesto ha motivato ancora di più il Comprensivo a lavorare sempre meglio ed alacremente per costruire solide basi su cui fondare il rapporto di stima e rispetto con la cittadinanza.

C’è ancora tanto da fare, ammettiamo dispiaciuti, ma siamo certi che chi dimostra serietà, impegno e competenza non abbia bisogno di altri argomenti per essere stimato e il Comprensivo merita sia stima, sia rispetto e sia considerazione sociale.

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