Don Francesco, parroco di Le Castella (Isola Capo Rizzuto), vicino alla zona del tragico sbarco a mare, ha pensato di costruire una croce con il legno del barcone del naufragio.
La croce realizzata ha un solo braccio, perché uno è inchiodato, mentre l’altro braccio di Cristo bisogna immaginarlo libero, perché lo tende verso di noi, in modo tale da salvarci.
Venerdì è stata benedetta, nei prossimi giorni sarà portata per la Via Crucis a Steccato di Cutro, poi rimarrà nella chiesa del paese.
È giusto ricordare che in questa tragedia tanti innocenti sono morti per colpe non proprie.
La croce è stata realizzata da Maurizio Giglio, artista locale che usa oggetti che il mare porta a riva.
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