La celebrazione della Giornata della Memoria all’IIS di Cariati con due momenti diversi ma entrambi molto significativi.

“Discriminazioni e questioni razziali, tra didattica della storia e percorsi di Educazione Civica”, il tema che si è affrontato nei giorni 19 e 26 gennaio 2023, presso il Liceo scientifico e ITE di Mirto e il Liceo scientifico e Linguistico di Cariati, in occasione della Giornata della Memoria. Relatore d’eccezione, lo storico, prof. Giuseppe Ferraro, coordinatore della Commissione didattica dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea. L’obiettivo dell’evento, organizzato dalla prof.ssa Michela Boccuti e favorevolmente accolto dalla Dirigente scolastica Dott.ssa Sara Giulia Aiello, è stato quello di stimolare nei giovani, attraverso la puntuale lezione del prof. Ferraro, una riflessione attenta su concetti quali discriminazione, diversità, intolleranza, pregiudizio, indifferenza, perché ciò che è accaduto non accada mai più e affinché si rafforzi la presa di coscienza del senso di responsabilità. “Il Giorno della Memoria di quest’anno – ha affermato la prof.ssa Boccuti, che ha introdotto i lavori – ha un significato ancora più forte. Non possiamo dimenticare, infatti, la guerra che, da oramai più di un anno, sta incombendo sul popolo ucraino. Un conflitto verso il quale molti di noi si stanno dimostrando indifferenti, semplicemente perché lontano dalle nostre case. Di fronte agli orrori compiuti dagli uomini e al trionfo del male –  ha continuato la prof.ssa Boccuti – non possiamo chiudere gli occhi e non riflettere sulle tragedie del nostro tempo che ancora oggi funestano l’umanità, prodotto di pregiudizi e grossolane semplificazioni della realtà”. Durante la sua magistrale lezione, lo storico Giuseppe Ferraro ha compiuto una attenta analisi storica di quello che è stato l’Olocausto. Attraverso una carrellata di immagini tratte dai vari archivi storici, il professore ha dimostrato come nel corso della storia e fino alla prima metà del Novecento, laddove la discriminazione ha assunto il volto più atroce e gli uomini si sono macchiati delle più efferate azioni, spesso, le vittime si siano trasformate in carnefici e viceversa, e come con quanta facilità, facendo leva sui meccanismi cognitivi, l’opinione pubblica, spesso indifesa, sia stata influenzata e manipolata, a seguito di disinformazione o di “fake news”, come oggi siamo abituati a dire. “Certamente – ha sottolineato il professore – a far cadere in maniera determinante nella trappola delle fake news è la distorsione della realtà causata dai nostri stereotipi e pregiudizi su quanto ci circonda. L’antisemitismo è stato proprio la conseguenza di questa mistificazione della realtà, come testimoniano i pogrom in Russia, dove, a partire dal Diciannovesimo secolo, le comunità ebraiche sono state vittime di sistematici atti discriminatori, che hanno trovato facile diffusione nell’Europa del Ventesimo secolo e in quegli stati dove l’antisemitismo è diventato parte delle ideologie razziste al potere”. Con la sua straordinaria abilità nel parlare ai giovani catturando la loro attenzione, il professore Ferraro ha condotto l’uditorio nel passato della storia dell’uomo, con uno sguardo verso il futuro, là dove sono necessari la consapevolezza, la conoscenza e le competenze, ingredienti fondamentali per fare degli uomini dei bravi cittadini e per accrescere la qualità della democrazia. Un viaggio, dunque, che gli studenti e le studentesse hanno seguito con particolare interesse, dimostrato dalle tante e diverse domande che hanno posto all’illustre ospite e alle quali il professore è stato ben lieto di rispondere. “Abbiamo l’obbligo di ricordare e non dimenticare l’inumanità che ha portato alla Shoah – ha chiosato la dirigente Aiello – la Giornata della Memoria deve essere per noi l’occasione per abbattere i pregiudizi, causa di tanto male nella storia dell’umanità e risvegliare la nostra coscienza, affinché i saperi che coltiviamo siano strumento di giustizia, libertà, responsabilità e rispetto dei diritti umani”. Bisogna, dunque, non limitarsi a ricordare solo ciò che è avvenuto il 27 di gennaio, ma coltivare la memoria ogni giorno con senso di responsabilità e di autocritica.

L’ITI “Mazzone” di Cariati ha inteso celebrare la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, attraverso un incontro dal titolo “Noi non siamo indifferenti…coltiviamo la memoria storica”, moderato dal Prof. Luigi Fazio, cui hanno partecipato autorevoli personalità della cultura cariatese: il Prof. Rocco Taliano Grasso docente dell’ITI in pensione, nonché scrittore, poeta e drammaturgo; il Dott. Leonardo Alosa, cardiologo, figlio di un reduce di guerra; Don Gino Esposito, parroco della Cattedrale di Cariati. Presenti anche la DS Aiello dell’IIS Cariati e la Dott.ssa Sara Bianco, Assessore Comune di Cariati. L’incontro è stato moderato dal Prof. Fazio, il quale ha presentato i vari ospiti, ringraziato i partecipanti e le organizzatrici la Prof.ssa Raffaella Affabile e la Prof.ssa Marisa Linardi, nonché la testata giornalistica online “Cariati Net” per il servizio offerto di divulgazione dell’evento. La Dirigente Aiello, sempre sensile e disponibile all’organizzazione di eventi importanti e formativi, ha  salutato i partecipanti, elogiando l’iniziativa e ringraziando i docenti che si sono impegnati per questo incontro di commemorazione. La Dott.ssa Sara Bianco ha porto i saluti dell’Amministrazione, e, rinvolgendosi agli alunni ha indirizzato loro un  messaggio sull’importanza del rispetto. Tutti i relatori hanno offerto agli alunni momenti di riflessione su ciò che è stato affinché non si ripeta, esortandoli a bandire odio, intolleranza, discriminazione, razzismo. Il Prof. Fazio, inoltre, ha ricordato la figura e gli insegnamenti di Primo Levi, leggendo una pagina tratta dal romanzo “Se questo è un uomo”. Il Dott. Alosa ha testimoniato, in modo commovente, tutto ciò che ha vissuto il padre, combattente e reduce di guerra (1940 – 1945) ed ha messo in evidenza le terribili condizioni in cui vivevano i soldati e soprattutto la perdita della propria identità. Il Prof. Taliano Grasso ha raccontato l’orrore vissuto dai bambini deportati e letto alcune poesie che hanno scritto in quei drammatici momenti tratte dal libro “I bambini di Terezin”. L’azione meritoria della Chiesa Cattolica nei confronti degli Ebrei è stata raccontata da Don Gino, il quale ha parlato della memoria come di una cosa importante “perché ci fa rivivere ciò che è accaduto in quegli anni oscuri e drammatici” e come la chiesa ha fatto trovare riparo a tantissimi Ebrei permettendo una buona convivenza e conoscenza fra Ebrei e Cristiani. Il parroco ha concluso dicendo che “la storia ha sempre qualcosa da dirci e da insegnarci”. Significativi gli interventi degli alunni dell’ITI che hanno letto poesie e riflessioni: Sapia e Greco VA Corso Chimico; Urlo IV A corso Chimico; Spina, Greco e Mangone V A Corso Elettronico. E’ intervenuto il musicista Luigi Forciniti, alunno diplomato all’ITI, studente al Conservatorio di Cosenza, che ha eseguito i brani tratti dal film “La vita è bella “ e “Schindler’s List”. Fra un intervento e un altro è stato proiettato il video tratto da un discorso della Senatrice Liliana Segre, nel quale ha spiegato il male dell’indifferenza. A conclusione dell’evento la DS Aiello ha affermato che “quello che è stato non può essere negato e deve servire per non dimenticare”. In tal senso la scuola riveste un ruolo importante, poiché questi percorsi danno la formazione necessaria alla cittadinanza attiva e a fare scelte consapevoli e mettere in campo lo spirito critico di ognuno. Bellissimi e apprezzati anche i lavori presentati dalle classi terze scuola secondaria primo grado “Edmondo De Amicis” di Cariati. Raffaella Affabile, Marisa Linardi.

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