La Calabria non è una pattumiera!

La difesa dell’ambiente è soprattutto in Calabria un tema di fondamentale importanza. L’inquinamento di questa regione colpisce seriamente la salute dei cittadini che spesso si trovano soli di fronte al malgoverno (o alla collusione) di chi ha la responsabilità di salvaguardare le popolazioni e i territori. Sono molti i siti inquinati in attesa da decenni che chi ha inquinato si assuma le sue responsabilità. Sono molti i territori, infatti, in cui è prevalso il malaffare o il ricatto del lavoro sul diritto alla salute. Non c’è nessuna garanzia per i cittadini che, dopo essere stati sfruttati, sono costretti a contare i morti di questa guerra non dichiarata. Perché non si colpiscono gli interessi degli speculatori? Come difendere gli interessi dei cittadini? I cassonetti stracolmi ed i proverbiali incendi sono un altro aspetto di questa cattiva gestione. La gestione di servizi importanti, come il ciclo dei rifiuti, dimostra che spesso le istituzioni sono ostaggio degli speculatori privati che non tengono affatto in considerazione la salute dei cittadini e dell’ambiente. Questo è dimostrato dallo stato di emergenza perenne in questo settore, che continua nonostante la fine della imbarazzante fase del commissariamento. Infatti, dopo 15 anni e circa 2 miliardi spesi, il sistema è al collasso. Tutto è ancora affidato al modello delle megadiscariche e dell’incenerimento ed i livelli di raccolta differenziata sono tra i più bassi, non solo d’Italia, ma d’Europa. Perché non si investe adeguatamente mettendo in rete le buone esperienze in un sistema virtuoso? A chi conviene questo stato d’emergenza? Vogliamo chiamare i cittadini, le associazioni e le istituzioni a discutere e a prendere posizione rispetto queste importanti tematiche, sulle quali interverranno Giovanni Moccia per il Comitato per le bonifiche dei terreni, fiumi e mari della Calabria e Flavio Stasi del Coordinamento Rifiuti Zero. Appuntamento sabato 29 giugno alle ore 18.30 presso la p.za Italia a Praia a Mare.

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