L’A.N.C. di Cariati ha partecipato a Roma alla festa dei 200 anni dall’istituzione dell’Arma dei Carabinieri

Una delegazione dell’AssociazioneNazionale Carabinieri sezione “Alfio Ragazzi” di Cariati, guidata dal Presidente Cav. Brigadiere Cataldo Santoro nei giorni 5/6 Giugno si è recata a Roma per partecipare ai festeggiamenti per i 200 anni della fondazione dell’arma dei Carabinieri. La sera del 5 giugno, nella suggestiva cornice di Piazza di Siena a Villa Borghese, ha avuto luogo il carosello storico del 4° reggimento Carabinieri a cavallo alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Comandante Generale dell’Arma dei CarabinieriLeonardo Gallitelli. L’emozione è stata tanta quando a sorpresa Andrea Bocelli, voce sublime quando, ha sorpresa, ha cantato“Nessun dorma” tratta dalla Turandot di Giacomo Puccini, nella fase finale del carosello equestre. Giorno 6 giugno, poi, la delegazione cariatese ha partecipato all’udienza straordinaria di Papa Francesco, in Piazza San Pietro, preceduta dalla Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S.E. Rev.ma Mons. Santo Marciano, già Arcivescovo delle diocesi di Rossano-Cariati. I festeggiamenti sono terminati in Piazza del Popolo, con il concerto della banda dell’Arma diretta dal Ten. Col. Massimo Martinelli. Il Presidente Cataldo Santoro esprime questa considerazione agli associati: “la partecipazione a eventi di tale portata e alla presenza degli illustri personaggi citati, non avviene per l’ANC di Cariati, per mero spirito di avventura, di esibizionismo o perché i suoi associati assistano a tali celebrazioni quali semplici spettatori passivi. Il vero scopo è mantenere vivo il legame con le istituzioni e forte il rispetto dei valori costituzionalmente protetti. Valori che la grande famiglia dell’Arma da sempre coltiva diffonde e protegge. La speranza è che questo interesse possa trasmettersi alle generazioni future e a tutti i cittadini italiani, perché si sentano parte della Nazione e parte della Storia.”

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