Il turismo a Cariati non si promuove assolutamente con le strisce blu

Spero nessuno si offenda per quello che sto per scrivere. Vengo al dunque. Ma l’idea di delimitare alcune aree del perimetro cittadino, lungo la SS 106, per destinarle a parcheggio a pagamento per le auto in sosta, mi appare del tutto strampalata. Un’iniziativa che lascia il tempo che corre. Non riesco per niente a immaginare, sarà di certo un mio limite personale, quale cospicuo introito possa produrre un progetto del genere per le casse comunali. Con tutte le difficoltà del bilancio comunale, di cui spesso leggiamo, non credo affatto che il ricavato di quattro spiccioli in euro cambi le sorti di un destino per Cariati purtroppo, al momento, già segnato. A quale logica risponde il progetto? Chi l’ha pensato e quali finalità ritiene di voler raggiungere. Mi riferisco, per chi non l’avesse ancora compreso, alle strisce blu e ai parchimetri che si notano in bella evidenza in alcune zone, ad esempio, fuori al nosocomio cittadino. L’immagine mi ha fatto sorridere, ma anche tanto riflettere. Invece, di disperdere risorse e tempo in qualcosa che mi appare priva di fondamento, non sarebbe stato meglio puntare su micro interventi che diano un volto diverso a Cariati oggi, domani e in futuro? Non vorrei tornare sempre sugli stessi temi. Il turismo a Cariati non si promuove assolutamente con le strisce blu, che in alcune grandi città italiane addirittura stanno scomparendo, ma con idee e progetti che hanno un respiro più lungo. Nicola Campoli

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