
Il sindaco Filippo Giovanni Sero ha disposto, con lordinanza numero 11 del 18 aprile scorso, che i rifiuti giacenti nel territorio (lufficio tecnico comunale li stima, per difetto, in 500 tonnellate) siano rimossi e collocati provvisoriamente e temporaneamente allinterno dellarea recintata dellex discarica cittadina sita in contrada Varco, in condizioni di perfetta garanzia in ordine alleventuale rilascio di percolato o di qualsiasi altro residuo inquinante. Insomma, il problema della monnezza, lungi dal trovare una soluzione definitiva, è rimandato, come fanno certe cameriere sciocche che nascondono la spazzatura sotto il tappeto. Cariati, intanto, è letteralmente sommersa dai rifiuti: finanche nellarea dellex ospedale Cosentino, che pure ospita ancora strutture sanitarie importanti, insistono moli impressionanti di pattume. Per non parlare dellintero territorio ove, lo certifica la Polizia Municipale, a causa dei cumuli immondi è pericoloso circolare. Sicché, il primo cittadino, preso atto della tremenda situazione, è stato costretto ad emanare lordinanza citata, che comunque, per essere operativa dovrà avere lavallo delle autorità competenti (Azienda sanitaria Provinciale ed Arpacal) e che determina un forte degrado ambientale e un concreto rischio per ligiene e la salute pubblica, come attestato da numerose segnalazioni a cura del locale distretto sanitario. Il sindaco rimanda le responsabilità della tragica condizione allex Commissario regionale allemergenza rifiuti che anziché dare soluzione al problema, lo ha aggravato. Ed ancora, il provvedimento si è reso necessario anche per effetto dellinnalzamento delle temperature climatiche per le quali i rifiuti producono e rilasciano percolato e miasmi assolutamente nocivi. Filippo Giovanni Sero avrebbe potuto andare più in là e chiudere (come avvenne nel dicembre del 2012 addirittura le scuole, ma la medesima misura, in prossimità della chiusura dellanno scolastico, avrebbe prodotto un danno irreversibile evidente. Ed allora ecco la decisione, anche in virtù della prossima stagione turistica, quando sul territorio la popolazione sarà dici volte tanto. Il provvedimento sta facendo discutere le parti politiche e sociali e sucitando anche aspre critiche. La prima riguarda la raccolta differenziata. Il sindaco ritiene che occorre immediatamente ottimizzare la raccolta del cartone, della carta, del vetro, della plastica, del multi materiale, dei materiali ingombranti e della Rae (gli scarti elettrici ed elettronici). Peccato che a Cariati la raccolta differenziata sia una chimera, un sogno inseguito da anni e mai realizzato. Il cittadino non è stato mai educato a questo tipo di raccolta e, anche se lo fosse, non saprebbe dove conferire quanto differenziato. Gli scarti virtuosi andrebbero conferiti, sempre secondo lordinanza, nel centro di raccolta comunale ( peraltro privo delle autorizzazioni e verifiche delle autorità competenti) Tutto bene, allora. Ma le questioni irrisolte, e pure i dettagli, che in questi casi sono rilevanti, il sindaco non li spiega.
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