Il perenne problema idrico.

Che a Cariati permane da tempo un’emergenza idrica é un dato di fatto, sul quale mai nessuno é riuscito a chiarire i reali motivi della disfunzione e la direzione da intraprendere per venire a capo del problema. Si sono ripetute nel corso degli anni ordinanze sindacali su ordinanze che hanno vietato periodicamente l’uso domestico dell’acqua, in diverse aree del Paese. Le ordinanze hanno generato confusione, sfiducia e disorientamento tra le persone. Sentendo i cariatesi e osservando le loro immagini, che spesso postano sui social network che vanno per la maggiore, l’acqua quando sgorga dai rubinetti delle abitazioni continua ad avere un colore poco rassicurante per i comuni usi casalinghi. Tutti sappiamo che l’acqua potabile quando non rientra nei rigorosi parametri di legge genera malattie infettive, in primis in anziani e bambini. Un Comune che ha a cuore le sorti della salute pubblica, la felicità e le prospettive di vita dei propri cittadini si adopera per pianificare interventi radicali e certi sull’impianto idrico che insiste sul perimetro cittadino. La fornitura dell’acqua e il suo approvvigionamento da una fonte sicura: é un tema che va affrontato oggi e domani. L’attuale amministrazione Sero dovrebbe chiarire con trasparenza la fonte delle reali criticità e cosa si possa fare nel breve per risolverle. La stagione estiva é ben che arrivata. Certo il tema dell’acqua sarà una delle priorità, forse la principale, cui la prossima amministrazione comunale dovrà affrontare e pianificare nelle modalità di risoluzione nel medio/lungo periodo. Non é più una vicenda da rinviare ed é un tema che non ha “colori politici”. In fondo, incentivare e rassicurare sul consumo dell’acqua pubblica significa diminuire in maniera drastica l’impatto ambientale del Paese. Perché si butta meno plastica, si usano le risorse del territorio, e si generano meno rifiuti. Forse é arrivato il momento di puntare a gestioni consociate con altri Comuni dell’area. Se più paesi si associano è possibile diminuire i costi e migliorare l’utilizzo delle risorse economiche, risolvendo un problema alla volta. Un comune, quanto Cariati, da solo, non può fare quasi nulla, soprattutto con la situazione dell’impianto idrico che é un colabrodo. Ricorrere ai privati potrebbe rappresentare la soluzione più comoda, più veloce, ma diventa un boomerang, che toglie più risorse di quante se ne abbiano a disposizione. Nicola Campoli

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