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La posta indesiderata è una fonte di buonumore di cui pochi percepiscono il valore e l’utilità. In quel serbatoio di offerte, proposte e suggerimenti non mancano certamente le oneste promozioni culturali, come quella dell’eCampus che mi invita a iscrivermi per l’anno scolastico 2019/2020, e quelle commerciali: Splash Wines, ad esempio, mi propone ben 15 bottiglie di vino provenienti da tutto il mondo.
La parte divertente comincia con gli ormai mitici ereditieri, per lo più africani, che hanno bisogno del mio conto corrente per farsi versare milioni di dollari, da dividere con me, previo versamento da parte mia di un piccolo e anticipato contributo alle spese.
Poi si passa agli avvertimenti vagamente minacciosi: ad esempio iTunes (o chi per esso) mi ammonisce: “Il tuo ID Apple è stato utilizzato per accedere a iCloud da un browser web”. Peccato che io non abbia nessun ID Apple, non ho interesse per iTunes né per iCloud e, soprattutto, chi scrive il messaggio non abbia niente da spartire con iTunes: il vero indirizzo, che appare se si lascia per un istante la frecciolina del mouse sull’indirizzo apparente, risulta essere “app@rep.com” , e iTunes appare solo per stimolare la curiosità del destinatario della mail. Analogamente, da un indirizzo che si chiama “it@ppp-tu.com” ma si presenta come MANAGE YOUR ACCOUNT (gestisci il tuo conto), mi avvertono: “Verification Account Membership” e continuano dicendo che il mio conto è sospeso e invitandomi ad aggiornare il pagamento. Ma pagamento di che?
Ma le mail più intriganti mi sono arrivate da una certa Sylvia, che ammiccante mi scrive: “Vorrei che tu mi ammanettassi” (I wish you’d handcuffed me) e prosegue: “sono fresca e assetata, sono stufa di stare da sola, e…” e daAlexa, una sua collega e concorrente, che lasciva mi invita a ricordarmi delle sue tette e a strizzarle i capezzoli (Remember my breasts and squeeze my nipples) e poi continua: “Hey, tesoro! Voglio trovare un meraviglioso…” Il resto dei messaggi di entrambe queste così calorose assistenti sociali non lo conosco perché, pur spiacente di deludere le loro erotiche aspettative, quei messaggi non li ho aperti.
Probabilmente associato a queste due ammiccanti promotrici dei rapporti umani è il VIAGRA&CIALIS STORE (Bottega del Viagra e del Cialis) che cerca di tentarmi con un allettante sconto del 35% sui suoi prodotti. Tempo fa, da un altro indirizzo, mi giunsero mirabolanti promesse di telescopici allungamenti del mio organo riproduttivo. Inevitabile chiedersi quale imbarazzante effetto produrrebbe su un profilo maschile l’eventuale accoglimento di entrambe le proposte.
Ogni tanto una capatina nella cartella della posta indesiderata, che ingiustamente si tende a trascurare, bisognerebbe farcela. Ci sono poche fonti di buonumore altrettanto fantasiose e inesauribili, tali da far già ridere solo a vederne l’intestazione.
Ma attenzione, mai andare oltre l’intestazione: guai ad aprirli, quei messaggi! Si rischia una pioggia di virus, di cookie traccianti e di infezioni digitali tali da mandare in vacca il PC.
Le risate si trasformerebbero in lacrime, nella migliore delle ipotesi, e in moccoli irripetibili nella più probabile.
Giuseppe Riccardo Festa
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