I nostri ragazzi: che prova!

Sono una generazioni che farà di sicuro tesoro di quanto stanno vivendo in queste settimane

Inizialmente, per i nostri figli la forzata quarantena nelle quattro mura di casa: è stato un gioco. Una novità inaspettata e anche atipica, visto che mai era capitato nella storia e, quindi, neanche a noi genitori.

Il fatto che gli abbiamo trasferito da subito il carattere di novità della situazione ha suscitato in essi, ancora più, un forte entusiasmo, perché sono diventati i protagonisti di una vicenda molto esperienziale, che li vede per la prima volta nostri pari.

Finalmente, non sentirsi propinare stancanti ricordi di vicende simili, come spesso accade nelle economie di tutte le famiglie, è stata per essi una liberazione.

A loro la paura del momento davanti al virus, che assale noi grandi, è qualcosa che non li riguarda molto da vicino. La loro vita scorre con un ritmo completamente diverso. Reagiscono molto bene alle nostre angosce e preoccupazioni. Ce le rimbalzano contro, come muri di gomma.

La permanenza obbligata in casa li porta inevitabilmente a non percepire le sensazioni del contesto spettrale che circonda le nostre case, ergendo una barriera d’entrata verso un mondo che quasi non gli appartiene.

Leggo – e mi riferisco a quanto noto nei miei adolescenti – nei loro comportamenti e reazioni una prova di grande maturità.

Mai li ho sentiti lamentarsi della forzata clausura. Molto seri nel rispettare le regole, imposte dall’emergenza sanitaria.

Hanno una forza d’animo da non sottovalutare. E come scrive qualcuno sembrano dei veri “soldati”.

La loro rettitudine deve renderci orgogliosi e fieri. Stiamo parlando di generazioni di ragazzi e ragazze nei cui confronti in passato non sempre si è detto: rose e fiori. Eppure appaiono ai nostri occhi di genitori molto seri.

Sono una generazioni che farà di sicuro tesoro di quanto stanno vivendo in queste settimane.

Il loro carattere si fortificherà e se riuscissimo a dargli la giusta fiducia forse riusciranno anche a traghettare il Paese fuori dalle sabbie mobili di un futuro prossimo, che non sarà dei più semplici.

Davanti ai nostri occhi ci saranno tempi nuovi e i nostri baldi giovani sapranno cavalcare l’onda per una nuova realtà, che è difficile però immaginare oggi.

Nicola Campoli

Napoli

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