GECO NEL PACCO DI BISCOTTI: COLAZIONE HORROR O NUOVA FRONTIERA DELLA PASTICCERIA?

QUANDO LA COLAZIONE DIVENTA UN THRILLER E SOLLEVA DUBBI SULLA SICUREZZA ALIMENTARE

Il Geco "goloso" !

Antonio Loiacono

In un piccolo angolo della Calabria, precisamente a Scala Coeli, una tranquilla mattina si è trasformata in un’esperienza che definire singolare sarebbe riduttivo. La protagonista di questa storia è una signora, che, in cerca di un momento di dolcezza mattutina, ha aperto un pacchetto di biscotti di un noto brand appena acquistati in un supermercato della zona. Quello che ha trovato, però, non era esattamente ciò che si aspettava: al posto del croccante biscotto, è apparso un geco essiccato, trasformando la sua colazione in una scena degna di un film dell’orrore!

Secondo la tradizione degli indigeni australiani e neozelandesi il geco rappresenta il valore dell’adattabilità, perché è un animale che sopravvive alle difficoltà, come si suol dire si adatta ad ogni situazione! Ed infatti…

Il “biscotto geco”, così ormai ribattezzato sui social (ricordiamo che in Italia non è la prima volta che accade un episodio identico!) non è certo l’ultimo trend della pasticceria calabrese, ma piuttosto un inquietante errore di percorso nella filiera produttiva. La signora, presa tra incredulità e orrore, non ha allertato le autorità competenti ma ha sollevato una questione che, in fondo, è molto seria: la sicurezza alimentare.

Ora, immaginiamo il geco, che probabilmente non aveva alcuna intenzione di finire in un pacco di biscotti, ma che è stato coinvolto in un viaggio che lo ha portato dall’ombra di qualche angolo umido a un’esposizione sugli scaffali di un supermercato. Se non fosse così tragicamente surreale, potrebbe persino strappare un sorriso.

L’ironia della vicenda, tuttavia, non deve distogliere l’attenzione dalle domande importanti. In un’epoca in cui si discute animatamente di cibi a base di farina di grilli e altri insetti, la comparsa di un geco essiccato ci obbliga a riflettere sulla trasparenza e sulla sicurezza della catena alimentare. Se è vero che il futuro dell’alimentazione potrebbe includere ingredienti alternativi, è altrettanto vero che nessuno si aspetta un rettile essiccato nel proprio pacco di biscotti!

Questo episodio dovrebbe servire da monito: le norme igienico-sanitarie esistono per una ragione, e non possono essere prese alla leggera. Che si tratti di un geco in un pacchetto di biscotti o di qualsiasi altro indesiderato compagno di colazione, i consumatori devono poter contare su controlli rigorosi che garantiscano la qualità e la sicurezza di ciò che portano in tavola.

In un periodo in cui la scelta di alimenti alternativi, come i biscotti a base di farina di grilli, sta diventando sempre più comune, è essenziale garantire che tutti i prodotti siano fabbricati secondo standard elevati di qualità e sicurezza. È fondamentale che situazioni del genere non si ripetano, per garantire una colazione davvero salutare e, si spera, priva di sorprese indesiderate. Segnalare e denunciare questi episodi è il primo passo verso un miglioramento della sicurezza alimentare.

La speranza è che questa esperienza non rimanga solo una storia bizzarra da raccontare, ma che porti a un miglioramento concreto nelle pratiche di produzione e nei controlli alimentari.

Perché, alla fine dei conti, quello che vogliamo a colazione è solo un po’ di dolcezza, non un’esperienza da incubo. E soprattutto, se la moda della farina di insetti è destinata a prendere piede, che sia per scelta consapevole e non per un geco sbucato per errore da un sacchetto di biscotti.

In un mondo dove la fiducia nel cibo che consumiamo dovrebbe essere una certezza, episodi come questo ci ricordano quanto sia cruciale la vigilanza e il rigore nei controlli alimentari. La segnalazione tempestiva alle autorità e la trasparenza nella comunicazione non sono solo obblighi legali, ma atti di responsabilità sociale verso tutti i consumatori che queste pagine, in questo momento, stanno svolgendo. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di mantenere alto lo standard di sicurezza alimentare e garantire che situazioni simili non si ripetano, preservando così la serenità che meritiamo ogni volta che ci sediamo a tavola.

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