Fermate i monopattini!

La prima volta che ho preso un monopattino in vita mia è stato con mia figlia lo scorso inverno. La curiosità era troppo forte e ghiotta l’occasione. Per giunta anche a portata di mano, visto l’avvio del noleggio a lungo termine nel mio quartiere.

Immediatamente mi accorsi, però, di guidare dei veri e propri motorini, camuffati inspiegabilmente con la licenza di monopattini. La qualcosa avrebbe creato di sicuro qualche problema a pedoni e abituali frequentatori di strade, cioè gli automobilisti.

La notizia è che a Firenze un uomo di 27 anni è morto mentre viaggiava per strada su un monopattino. Siamo al quarto decesso del 2021. In più, contiamo da maggio 2020 ben 564 incidenti seri con un monopattino elettrico.

L’uso ormai del due ruote, sia come noleggio che per acquisto, è salito a dismisura e continuerà, inevitabilmente, ad aumentare specialmente tra i giovanissimi, che lo trovano particolarmente comodo e facile nel parcheggio.

Cosa si fa? Il fenomeno è stato troppo a lungo sottovalutato. Bisogna intervenire e anche subito. L’utilizzo del monopattino va regolamentato a partire dai ragazzi – l’impressione è che le donne corrano di più dei loro pari a partire da mia figlia – che si mostrano davvero irresponsabili, pensando di fare ciò che gli pare, ahimè, a discapito di tutti.

Alla lacuna normativa bisogna porre rimedio senza alcun dubbio. Al “toccasana ecologico”, come tanti hanno fatto passare il debutto del due ruote, occorre mettere un freno per la sua pericolosità e per la scelleratezza dei tanti che ne fanno uso.

Simpatica, giusto per buttare un po’ d’acqua sul fuoco, è l’idea avanzata in questi giorni di Ferragosto da qualche “buontempone” che vuole vietare l’utilizzo a chi lo prende una volta e laddove superasse una certa velocità non potrà più usarlo in futuro. Una sorta di utilizzo dello strumento nella tipologia monouso!

Nicola Campoli

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